Per la salute dei migranti nella Piana del Sele: l’ASL di Salerno apre due ambulatori
SALERNO – Quali sono le condizioni di salute dei migranti nella Piana del Sele? E quali sono i servizi sanitari a cui possono accedere? Le risposte sono nel Progetto Demetra promosso all’ASL di Salerno che fa da fulcro ad interrogativi e proposte sulla prevenzione e sulla valutazione del rischio sanitario della popolazione migrante. Parliamo di uomini e donne costrette dalla povertà a vivere lontano da casa in condizione di marginalità.
Se ne discuterà martedì 27 febbraio in un seminario itinerante che, per l’appunto, attraverserà la Piana. Il tema è: “Il diritto alla salute dei migranti nella Piana del Sele: il Progetto Demetra”.
Si inizia a Capaccio Paestum alle ore 9.00 con la tavola rotonda presso la Biblioteca Erice in Piazza Santini. Interverranno rappresentanti istituzionali di Comuni e dell’ASL insieme ad esponenti vari del sindacato, del settore formazione, delle rappresentanze etniche locali.
Lo scopo è rafforzare ed innovare i servizi territoriali a ciò dedicati. Le azioni messe in campo dall’ASL di Salerno con il Progetto Demetra intendono infatti offrire una risposta integrata a 360° alle problematiche dei migranti, in modo da poter erogare un servizio più efficace sia per l’utenza sia per gli operatori della rete dei servizi. I partner dell’iniziativa sono, non a caso, associazioni ed enti locali attivi nell’ambito territoriale, in grado dunque di monitorare il fabbisogno e di offrire risposte adeguate. In cordata ci sono i Comuni di
Bellizzi, Capaccio Paestum ed Eboli, ma anche “La Rada” (Consorzio Cooperative Sociali), “Città della Luna” – Cominciamo dai bambini e la Coop. Soc. “Prometeo 82”.
Lo stesso martedì 27 si passerà dalle parole ai fatti con l’inaugurazione di due Ambulatori medici e del Polo sociale, quello in Località Laura alle 12.30 presso il bene confiscato di via dei Tulipani
10 e quello in Bivio S. Cecilia di Eboli alle 15.30 in via Eburum 9.
Resta all’orizzonte la necessità di una effettiva presa in carico, che sia ‘a tutto tondo’, per dare una risposta multi-azioni a bisogni complessi della popolazione migrante. (g.f.)