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Contest MLAC “Parrocchie ecologiche”: tra i vincitori l’Azione Cattolica di S. Antonio ai Serroni di Battipaglia

BATTIPAGLIA – L’Azione Cattolica della Parrocchia “S. Antonio di Padova” ha vinto l’edizione 2024 del Contest nazionale “Parrocchie ecologiche”. Nel corso della cerimonia di premiazione svoltasi ieri (11 ottobre, ndr) in modalità online in collegamento dalla Domus Mariae di Roma con tutt’Italia, la Commissione valutatrice ha inteso premiare il progetto OASIS del gruppo battipagliese, risultato tra le migliori cinque idee, dopo essere stato selezionato tra dodici proposte avanzate dalle parrocchie di varie diocesi italiane.
In che cosa consiste il Progetto OASIS? La risposta è già nel nome: Officina-Aiuola per lo Sviluppo Integrale Sostenibile.
L’AC parrocchiale si è chiesta come poter qualificare la periferia nord-est della città, vissuta per anni come quartiere-dormitorio. Tutt’oggi si attesta la carenza di punti di aggregazione e di animazione sociale, eccetto la scuola e la parrocchia. Gli spazi pubblici sono oltretutto dei luoghi anonimi di transito occasionale.
Sì è dunque pensato di partire da quanto di più semplice potesse esserci – un’aiuola – per attivare le coscienze, per renderla uno spazio operativo, per l’appunto un’officina, in cui rigenerare la cittadinanza attiva.
La metafora spiega il resto: come l’oasi nel deserto è una piccola area che consente lo sviluppo vegetale e l’insediamento umano, così l’Officina-Aiuola sarà uno spazio verde accessoriato in cui i residenti piccoli e grandi del quartiere Serroni di Battipaglia sperimenteranno buone prassi di educazione allo sviluppo integrale sostenibile contro il rischio della desertificazione educativa.
L’idea è stata candidata all’ultimo bando di progettazione sociale “Parrocchie ecologiche” promosso dal MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) ed è stata elaborata nei dettagli durante il contest svoltosi sabato 28 settembre. Lo scopo del MLAC era stimolare alcune attività partecipative di animazione di comunità e di progettazione sociale che fossero virtuosamente associate a buone prassi ecologiche nei micro-territori locali. E pare che ci sia riuscito.
Dodici parrocchie si sono fatte avanti, strizzando l’occhio alla dottrina sociale e al magistero di Papa Francesco: chi ha puntato sulla raccolta ed il riciclaggio degli indumenti, chi sulla valorizzazione degli spazi verdi pubblici, chi sulla creazione di itinerari tematici ambientali, chi sull’allestimento di un erbario digitale… E tante altre idee per una progettualità tanto autentica quanto ambiziosa. Ogni parrocchia vincitrice sarà destinataria di una quota di 1.000 euro da investire e rendicontare in tempi stabiliti.
Il programma formativo dell’Officina-Aiuola, elaborando un’iniziativa svolta con successo dall’ACR parrocchiale nell’a.a. 2023/24, includerà attività educative in collaborazione con la scuola sui temi ambientali di Agenda 2030 (mini orto sociale, erboristeria didattica, atelier artistico), ma anche eventi sui temi dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco (public reading, outdoor lab di scrittura creativa, incontri con esperti) organizzati dall’AC parrocchiale e dalle associazioni locali.
Ci si trova peraltro in un’area del quartiere in cui insistono il campo di calcio oratoriale, il teatro parrocchiale e il plesso di scuola primaria. Qui scatta l’alleanza. Se è vero – come dice Papa Francesco – che tutto è connesso, allora bisogna puntare sulle connessioni che promuovono il bene comune e renderle evidenti a tutti.
L’attività svolta nell’area OASIS farà dunque da sfondo per integrare le componenti del gioco (campo), della spiritualità (chiesa) e dell’istruzione (scuola/teatro). La natura sarà, ad esempio, riscoperta tramite l’osservazione diretta di erbe aromatiche (lavanda – rosmarino – salvia) e tramite lo studio di proprietà officinali e tecniche conservative, ma anche organizzando esperienze comunitarie di sensibilizzazione su ‘beni comuni’ e sulla raccolta dei rifiuti.
Lo spazio verde sarà valorizzato da tabelloni didascalici, panchine, un lampione con pannello solare, un sistema di irrigazione con serbatoio, una casetta dei libri per eco-book sharing.
Nulla di improvvisato, sia chiaro: il progetto OASIS s’avvale di professionalità plurime: chiamati a raccolta erboristi, agronomi, imprenditori, docenti e studenti. Si è voluto progettare uno spazio comune in cui esercitare la cura del verde urbano e ‘coltivare’ relazioni pubbliche su temi d’interesse sociale, in cui scienze, arte e letteratura possano utilmente incrociare le sfide dell’ecologia integrale e della sostenibilità urbana.
L’idea del progetto è piaciuta. Ora tocca all’AC – sempre in allerta tra piazze e campanili – aprire il cantiere che trasformerà la parrocchia in una “parrocchia ecologica”. E così un quartiere di periferia avrà la sua ‘oasi’.

(g.f.)

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