La memoria teatrale di Paestum: tra gli scavi in cerca del mito
CAPACCIO – All’ombra dei templi, la memoria spettacolare del mito.
Nell’area antistante al Tempio di Nettuno continua con successo la serie di appuntamenti artistici a cura della Compagnia stabile dell’Accademia Magna Graecia.
Lunedì 14 agosto alle ore 21.30 andrà in scena “Paestum Polis Aperta”, evento già atteso ieri, mercoledì 9 agosto, poi sostituito da
“Il mito di Cassiopea”, tra i più acclamati spettacoli andati in scena a cura di Sarah Falanga, come le altre performance del cartellone estivo proposto in collaborazione con il Parco Archeologico nell’ambito della VII edizione della rassegna “Dal mito a + infinito”.
In una singolare rivisitazione l’attrice, autrice e regista ha affidato alcuni miti antichi alla forza espressiva del linguaggio teatrale e dei suoi interpreti. E così ieri sera, costretti da un repentino cambio di programma a motivo dell’entusiastica richiesta del grande pubblico, tra stelle e rovine ha trovato di nuovo forma la storia di Cassiopea regina sposa di Cefeo, re di Etiopia: a causa della sua superbia e invidia, la donna mutò, dopo morte, in una costellazione, vicina alla stella polare, condannata a ruotare in eterno sul polo celeste.
Sempre a firma di Falanga, lunedì 14 sarà invece riproposto “Paestum Polis Aperta”, spettacolo in prosa e musica. Un testo drammaturgico che raccoglie e smembra con avvincenti innesti culturali le remote testimonianze di Paestum, dalle origini ai giorni nostri: un viaggio nel tempo, tra reperti archeologici e riporti scenici. Rivolto al pubblico adulto come agli studenti, lo spettacolo mira a promuovere e valorizzare la tipicità del sito antico.
Una proposta ambiziosa per turisti occasionali e cultori appassionati:
nel suggestivo scenario offerto da millenarie quinte architettoniche, i gesti e le parole tramano l’attualità con la memoria pulsante dell’antica Poseidonia.
La prenotazione è obbligatoria, il biglietto costa 14,50 euro. Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni di età. (g. f.)