Contro i nuovi rifiuti e le vecchie discariche: vince la partecipazione
BATTIPAGLIA – La manifestazione di ieri, giovedì 23 novembre, è riuscita ad unire finalmente due comunità – quelle di Battipaglia ed Eboli – da sempre percepite nel sentire popolare come in antitesi; è questo un primo buon risultato così come lo è la pacifica passeggiata per le vie cittadine di operai e professionisti, commercianti ed agricoltori, studenti e pensionati, donne e bambini.
Sta crescendo il senso civico a Battipaglia?
C’è una maggiore ricerca del bene comune da parte dei battipagliesi? L’Amministrazione comunale è pronta a vigiliare, a controllare e, se è il caso, a denunciare eventuali omissioni o carenze nella futura gestione dei rifiuti?
Gli Enti locali hanno recepito che c’è una cittadinanza sempre più consapevole dei problemi legati ai rifiuti?
Lavoreranno per un ambiente più pulito?
Cercheranno di coniugare l’industria dei rifiuti con il diritto alla salute dei cittadini?
A queste domande non è difficile dare una risposta. A mia memoria, non ricordo una manifestazione così partecipata e così eterogenea come quella di ieri.
Non ricordo che noi battipagliesi abbiamo, ad esempio, scioperato quando fummo commissariati per infiltrazioni camorristiche, così come non ricordo uno sciopero tanto grande per chiedere una politica migliore alle varie amministrazioni avvicendatesi e che hanno determinato l’impasse della nostra città.
Allora noi di CS lanciammo un manifesto alla città con cui denunciammo l’illegalità; non fummo ascoltati, venimmo anzi bollati come patetici.
Ed, invece, ieri circa 8.000 persone hanno pacificamente manifestato, evidenziando i possibili pericoli a cui si va incontro sul fronte ambientale. Battipaglia ha detto no e non è stato un no demagogico.
Un plauso ed un ringraziamento a chi ha organizzato e ha partecipato alla manifestazione pubblica.
Certamente dispiace che, giunti all’incrocio di via Domodossola con via Roma, il corteo ha subito una piccola divisione tra chi giustamente voleva seguire il tragitto concordato con le forze dell’ordine e chi, invece, all’improvviso, ha ritenuto di cambiare le regole pattuite nel tentativo di bloccare la stazione ferroviaria e lo svincolo autostradale.
Il laboratorio “CoscienzaSociale” ricerca e sollecita le soluzioni che non determinino danni per alcuno. CS è nato principalmente per smuovere le coscienze, per alimentare il senso di appartenenza alla città in cui si risiede.
Una cosa è certa: con la violenza o l’improvvisazione non si va da nessuna parte.
La comunità è stanca di essere considerata la pattumiera della Piana del Sele; ha bisogno delle bonifiche delle vecchie e pericolose discariche.
Le istituzioni battano dunque un colpo. Tocca a loro far crescere la nostra città, vigilare su tutti i procedimenti pubblici o privati
relativi ai centri di compostaggio.
Devono essere compatte nel richiedere la migliore tecnologia possibile, per costituire tavoli di esperti che indichino come controllare i vari processi dei rifiuti.
In ogni caso se, come pare, ci sarà la bonifica di almeno due discariche vorrà dire che sarà stato raggiunto un buon risultato. (Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)