Ricordando Pino Daniele: il Liceo Alfano I chiama a raccolta gli studenti campani
SALERNO – Grande attesa per “Buon compleanno Pino”, l’evento musicale in programma domani, venerdì 16 marzo, al Teatro Augusteo. Un’occasione singolare per rendere omaggio al grande cantautore napoletano scomparso il 4 gennaio 2015. Non solo. Si tratta di una ‘chiamata’ generale che – per il quarto anno – interpella musicisti e artisti, studenti e cultori della buona musica, affinché il ‘sound’ campano echeggi tra sogni e ricordi in un’emozionante contaminazione di generi e linguaggi.
A proporre quest’opportunità è il Liceo Alfano I di Salerno, guidato dal Dirigente scolastico Prof.ssa Elisabetta Barone. L’istituzione, tra le più grandi e prestigiose della provincia, continua a tessere alleanze formative nel territorio, facendo leva sulle declinazioni multiple delle arti musicali e coreutiche. E mai come in quest’occasione la testimonianza umana e artistica di Pino Daniele sembra rivelare la sua fecondità, ispirando decine di giovani che, insieme ai loro docenti ed esperti, saranno impegnati in performance e percorsi formativi inediti, a vantaggio della comunità intera.
Il direttore artistico della manifestazione, il prof. Espedito De Marino – ideatore e organizzatore dell’iniziativa insieme a Giampiero Fortunato e a Gerardo Sapere – ha voluto agganciare l’evento alla ‘mission’ stessa della scuola: non un memorial occasionale, ma un’occasione per rinnovare di anno in anno una memoria preziosa. Il ricordo diviene, anzi, forza operosa che alimenta la formazione musicale in una progettualità condivisa che vede ancora una volta il Liceo Alfano I in alacre collaborazione con altre scuole locali e, in particolare, con l’Associazione “Focus”, il Comune di Salerno e il Conservatorio musicale “G. Martucci”.
È un’iniziativa che infatti coniuga suoni e saperi tra nostalgia e slancio innovatore, alla ricerca di ‘toni’ originali che sappiano attualizzare la ‘lezione’ culturale di Pino Daniele, senza disancorarla dalla tradizione canzonistica partenopea. È, oltretutto, la passione per il canto e per la musica a far rinverdire le stantie modalità didattiche, dischiudendo i repertori della musicalità campana alla sperimentazione di espressioni che sappiano colpire la sensibilità contemporanea.
Nel pomeriggio saranno il M’ Pasquale Scialò e la Prof.ssa Maria Teresa Petrosino a perlustrare in chiave storica i generi e gli stili tipici della canzone napoletana, per analizzare le versioni del jazz neo-latino e del blues mediterraneo lanciate da Pino Daniele.
Segue nel tardo pomeriggio la rassegna concertistica del 2018: sul palco s’avvicenderanno l’Alfano Jazz Orchestra e l’Orchestra etno-popolare per la canzone napoletana; seguono le performance del “The Sisters&Prof” del Cimarosa di Avellino e l’Upam Ensemble di Boscoreale. Il Martucci partecipa con il “Jazz&Pop Ensemble”, cui seguiranno il “Made in Giffoni Duo” di Giffoni Valle Piana e la “Joung Jazz Player”, sempre del Cimarosa di Avellino. Il Liceo “Perito-Levi” di Eboli parteciperà con la sua Orchestra musicale, intitolata proprio a Pino Daniele. Toccherà infine alla cantante Antonya, alla “Pm records”, ai “Thirty Two Strings”, a “I Fuori Programma” e ai “Soleado” siglare il loro tributo al compianto artista napoletano.
E anche quest’anno non poteva non essere un napoletano doc come Tullio De Piscopo a suggellare un’edizione densa di attese e sorprese. Dopo aver tenuto lezione di batteria agli studenti, suggerendo soluzioni tecniche e performative care proprio a Pino Daniele, in serata il batterista si esibirà con i suoi allievi d’occasione.
Una nota chiama l’altra: in provincia si pensa ad allestire un’orchestra stabile con la partecipazione degli studenti di molte altre scuole campane, mentre un corso-concorso servirà ad aprire ulteriori sbocchi professionali: il cuore dei nuovi talenti batterà in tal modo per l’indimenticabile “mascalzone latino”. Perchè sono i giovani – loro per primi – a spegnere le candeline d’auguri, credendo in ciò che Pino Daniele cantava: “nunn è ‘o vero nun è sempre ‘o stesso / tutt’ ‘e journe po’ cagna’…” (g. f.)