La biblioteca dell’Istituto Ferrari: una ‘presenza’ tra la scuola e il quartiere
BATTIPAGLIA – Sarà inaugurata domani 7 giugno la Biblioteca scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Enzo Ferrari”. Definirla ‘scolastica’ è invero dir poco. L’indicazione corretta – quella che trovi sui cartelli segnaletici – è “BiblioFerrari: biblioteca scolastica di quartiere”. Per l’appunto, di quartiere. Perché anche uno scaffale aperto tra le case, come un’impalcatura di speranza eretta a mezza strada, può suggerire alternative valide al disagio ed agevolare il riscatto sociale.
Questa è BiblioFerrari: una sala di quasi cento metri quadri arredata ‘ad hoc’ con più di dieci scaffali, dotata di lavagna multimediale, postazioni internet e carte tematiche. Libri scolastici e non solo: disponibili numerose opere di storia e letteratura, scienze e tecnologia, psicologia e sociologia. Tra una parete e l’altra si dischiude uno spazio aperto a tutti, non solo agli studenti. Un’area senza perimetro in cui incontrarsi, ritrovarsi, raccontarsi.
E’ tutto pronto per l’inaugurazione: appuntamento alle ore 11.00 nell’Auditorium dell’istituto.
L’iniziativa merita attenzione a motivo della dimensione sociale che assume a fronte delle difficoltà ataviche che costellano via Rosa Jemma e dintorni. E’ questione di ore ormai: anche il Quartiere Taverna di Battipaglia avrà la sua biblioteca, officina di sapere e socialità.
Si tratta, infatti, di un significativo traguardo raggiunto dall’Istituto Ferrari che – sotto la guida del Dirigente scolastico Dott.ssa Daniela Palma – non smette di promuovere iniziative e progetti volti ad accrescere il grado di inclusività dell’istituzione scolastica. È un giro di boa guadagnato a vantaggio dell’intera comunità scolastica e raggiunto, in particolare, grazie alla caparbia intraprendenza della Prof.ssa Maria Pia Busiello, referente del Progetto “BiblioFerrari” che – allertando le forze giovanili della scuola, coniugando istanze biblioteconomiche essenziali con temi culturali nell’ambito della memoria storica e dell’educazione alla legalità – è riuscita a realizzare un evento-chiave che suggellasse nel migliore dei modi la conclusione dell’anno scolastico.
Dopo i saluti del Dirigente Scolastico Daniela Palma, interverranno Luisa Franzese, Direttore generale USR per la Campania; Francesco Picarone, Consigliere regionale della Campania; Cecilia Francese, Sindaco di Battipaglia; Ciro Castaldo, Dirigente del Settore Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno; Martino Di Rosario, Presidente del Consiglio generale della Comunità montana degli Alburni. Seguono le relazioni di Paola Nigro (Università degli Studi di Salerno); Carmine Olivieri (Sostituto Procuratore della Repubblica – Tribunale dei minori di Potenza). Attesa la testimonianza di Don Luigi Merola, parroco e responsabile della fondazione “A voce d’è creature”, in prima linea nella promozione della cultura della legalità. Al termine dell’evento, sarà consegnata a due studenti la borsa di studio donata dall’associazione FORTIS.
Un evento chiama l’altro: nel corso della mattinata sarà possibile visitare la mostra degli abiti che le alunne del settore Moda hanno confezionato per l’occasione. Inoltre, una rassegna-stampa targata 1978 – con due ritratti disegnati a mano dallo studente Samuele Genito – evocherà la doppia testimonianza di Aldo Moro e Giuseppe Impastato a 40 anni dal loro assassinio: vite parallele che s’intersecano lungo il filo della storia, affinché l’istanza di legalità stringa nodi di memoria nel futuro dei giovani. Data l’occasione, alunni e docenti del settore alberghiero non potevano infine non preparare e allestire il buffet cerimoniale.
Un’iniziativa corale, insomma, che ha mobilitato la comunità scolastica intera; un atto di novità peraltro in linea con quanto auspicato dalla normativa sulla “Buona Scuola” circa l’apertura degli edifici scolastici al territorio locale, perché – anche in orario pomeridiano – si possa contribuire alla crescita culturale delle periferie. Questo vuol essere, in fondo, BiblioFerrari: una ‘presenza’ stabile assicurata in un quartiere periferico della città che è contrassegnato da disagio sociale e da persistente povertà di stimoli culturali.
Ma, dopo mesi di progetti e lavoro, di attesa e gestazione, la biblioteca dell’Istituto Ferrari è lì. Non resta che andarci per riscoprirci tutti, tra passato e presente, persone più consapevoli, cittadini più partecipi. (g. f.)