Rifiuti da ‘trasferire’ a Battipaglia: fa discutere l’ipotesi della Regione
BATTIPAGLIA – Non si spegne la polemica generata dall’ipotesi della Regione Campania di insediare un sito di trasferenza in città, a fronte dell’ultimo pronunciamento del Presidente della Provincia Giuseppe Canfora di tenere fuori dai giochi il sito Gesco di Sardone, revocando l’ordinanza del 25 luglio con cui disponeva l’originaria allocazione
nel comune di Giffoni Valle Piana. Gli occhi sono ora puntati su Battipaglia: oltre all’umido in arrivo dai comuni salernitani, nell’ex Stir bisognerà fare spazio anche alle balle di secco bio-stabilizzato. La novità dell’estate 2018 è pertanto la configurazione di un sito provvisorio di trasferenza che dovrebbe accogliere la frazione secca dei rifiuti – non oltre 5000 tonnellate – prima che sia smaltita ad Acerra, dove il termovalorizzatore viaggia a basso regime per consentire interventi di manutenzione sulle linee di incenerimento.
Si tratta di una disposizione che consegue ad una tipica – ed opinabile – scelta politica.
Il fatto è che la Regione Campania intende metter mano al ciclo regionale di gestione dei rifiuti, alleggerendo il carico di lavoro degli Stir; Palazzo Santa Lucia ha già stanziato 8,3 milioni di euro per sgomberare gli impianti di Tufino e Battipaglia. Quest’ultimo è, del resto, saturo da giorni, con ben 1800 tonnellate di rifiuti da trasferire altrove.
A seguito della riunione svoltasi martedì 7 agosto a Napoli tra l’Assessorato regionale all’Ambiente e i gestori degli Stir provinciali, la stampella ausiliaria dovrebbe venire proprio da Battipaglia. Un po’ come tempo fa si decise di aprire un sito temporaneo in località Ostaglio, nella periferia sud-est di Salerno.
In città ritorna la domanda di un anno fa: “Perché sempre a Battipaglia?”
È una scelta, infatti, che non pochi in città accolgono come assurda, a motivo di una discrezionalità tecnica che pare sia esercitata in modo iniquo ed irragionevole.
Al di là di quanto – con comprensibile apprensione – si dice in giro e sui social media, s’annunciano dunque tre mesi di disagi per i cittadini battipagliesi, costretti intanto a subire l’ennesima prova estiva, anzi autunnale. Va da sè che la raccolta differenziata dei rifiuti soldi urbani – già soggetta a periodici rallentamenti – rischia di andare in tilt.
Si attende nelle prossime ore un pronunciamento deciso dell’Amministrazione comunale,
invocato da varie forze politiche. (g. f.)