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Al via il whistleblowing comunale: tra moralità e buona amministrazione

BATTIPAGLIA – D’ora in avanti anche nel Comune di Battipaglia i pubblici dipendenti che dovessero venire a conoscenza di illeciti amministrativi o erariali e finanche di azioni configurabili delitti contro la P.A., commessi dai loro colleghi, potranno segnalarli al superiore gerarchico, senza temere ritorsioni o azioni vessatorie di alcun tipo. È stata attivata la tutela del dipendente che segnala illeciti. Si chiama “whistleblowing”. Parola ‘astrusa’, di non facile pronuncia. È un termine anglosassone indicante il sistema – supportato da apposito software – tramite il quale è possibile denunciare attività illecite o fraudolente all’interno di un’amministrazione pubblica o nell’ambito di un’azienda. Il Comune di Battipaglia segue l’esempio di molte altre amministrazioni pubbliche. Si tratta invero di un atto annunciato, applicativo della normativa vigente afferente al più ampio ambito dell’accesso civico generalizzato e della trasparenza amministrativa; una misura efficace, con grande rilevanza anche sotto il profilo etico e penale, più specificatamente regolamentata dalle direttive ANAC, di fatto riconducibile – per quanto riguarda il caso battipagliese – ad indicazioni già suggerite qualche anno fa dal laboratorio CS nella predisposizione del PTPC adottato dall’Amministrazione comunale.
Trascriviamo qui di seguito, per intero, la nota pubblicata dall’Ufficio Stampa sul sito web istituzionale.
“Un altro significativo passo è stato compiuto, nel Comune di Battipaglia, sulla strada della tutela della legalità e della integrità dell’azione amministrativa.
Oltre alla casella di posta dedicata alle segnalazioni provenienti dall’esterno, già attivata da oltre un anno, il Comune, attraverso il suo Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, Dott.ssa Brunella Asfaldo, si è dotato di una apposita piattaforma attraverso la quale sarà possibile inoltrare e ricevere, in forma del tutto riservata, le segnalazioni di disfunzioni e/o di illecita gestione delle procedure amministrative.
Il segnalante (c.d. Whistleblower) potrà essere un dipendente del comune e la sua azione dovrà avere come finalità non la tutela di un suo interesse personale, ma la tutela della integrità e del buon funzionamento dell’Ente.
Quando questa finalità sia accertata, il segnalante (che potrà denunciare le condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto di lavoro) avrà diritto ad una tutela di riservatezza completa e rafforzata:
1) La sua identità non potrà essere rivelata;
2) Non potrà subire ritorsioni e non potrà essere discriminato in dipendenza della sua segnalazione;
3) La segnalazione non potrà essere oggetto di accesso.
La piattaforma in uso è totalmente indipendente da ogni ingerenza o controllo informatico interno al Comune ed è gestita, attraverso un particolare sistema di crittografia, in remoto secondo le Linee guida dell’ANAC.
Anche Battipaglia ha posto, così, un altro importante tassello nello sforzo della creazione di quell’etica pubblica che può rendere le pubbliche amministrazioni trasparenti ed integre nella certezza della effettività del precetto dell’art. 54 della nostra Carta Costituzionale, che recita: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.
Lo strumento per migliorare il servizio pubblico ora c’è. La prassi è ormai stata sperimentata con successo in altri contesti; una tecnica di ‘improvement’ organizzativo ben codificata in sede normativa. Non resta che confidare nella moralità dei whistleblowers battipagliesi, affinché la mettano in pratica. (g. f.)

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