La coppia e la crisi: un incontro formativo a Salerno
SALERNO – Si terrà lunedì 26 novembre alle ore 19.30 presso la Colonia San Giuseppe l’incontro formativo promosso ed organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare. Sono invitate a partecipare soprattutto le coppie, le famiglie, non meno i sacerdoti, ossia tutti i soggetti attivi sul fronte della formazione familiare, allo scopo di potenziare le competenze da spendere al servizio delle famiglie nei territori locali della diocesi. Un appuntamento invero da tempo annunciato, già fissato in agenda pastorale.
Ed è un invito rivolto personalmente da Don Sabatino Naddeo, da Don Adriano D’Amore e dall’Equipe diocesana alle famiglie facenti parte delle diverse realtà parrocchiali. Così i responsabili del servizio pastorale: “L’esperienza del confronto in coppia e la condivisione in assemblea, vissuta con estrema apertura e familiarità nell’incontro del 12 ottobre, ci ha fatto sperimentare che è possibile passare dall’Io al Noi.” C’è oltretutto il convinto supporto dell’Arcivescovo Mons. Luigi Moretti, il quale ritiene che il percorso formativo intrapreso vada incoraggiato e condiviso nelle parrocchie, come modalità attraverso cui far nascere non gruppi ma delle “comunità di famiglie”.
E Don Sabatino e Don Adriano continuano: “Siamo convinti che nell’oggi della Chiesa, il Signore ha bisogno delle nostre mani, delle nostre labbra, dei nostri piedi… di persone che raccontino con la testimonianza gioiosa della nostra relazione, di coppie e di preti, la bellezza del matrimonio e della sacralità della famiglia.”
A guidare l’incontro ci sarà Suor Simona Corrado, Madre generale delle Suore Pianzioline, attiva presso l’Ufficio nazionale di Pastorale familiare. Si intratterrà sul tema: “La coppia e la crisi. Come accompagnare, discernere e integrare”. I due direttori dell’Ufficio diocesano concludono: “Siamo certi che anche questa “sfida” sarà un’opportunità per metterci in discussione, ripensarci, bandire le nostre false sicurezze e, come ospedale da campo, imparare ad osare.” (g. f.)
