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Rodotà ed i beni sottratti alle mafie: un incontro per riformare il codice civile

FISCIANO – Rimettere al centro del dibattito politico l’uso pubblico dei beni comuni, ad iniziare da quelli che comuni non erano affatto, ossia gli immobili un tempo appartenenti alle mafie. Non è facile, ma è necessario. È l’obiettivo dell’incontro/dibattito “Beni comuni e beni sottratti alle Mafie: sfide ed opportunità” che si terrà martedì 26 febbraio nell’Ateneo salernitano.
Appuntamento alle ore 9.30, presso l’Aula A del Dipartimento di Scienze Aziendali, Management & Innovation Systems (DISA-Mis).
Promosso dal DISA-Mis in collaborazione con il Dipartimento di Studi Politici e Sociali (diSPS), grazie all’alacre lavoro svolto dal Comitato scientifico diretto dal prof. Antonio Musio e della prof.ssa Gelsomina Salito, l’incontro costituisce l’evento inaugurale, in ambito salernitano, di una serie di pubbliche occasioni per discutere di beni comuni e presentare l’iniziativa di legge popolare nel contesto dei beni sequestrati alle mafie.
S’intende sostenere il progetto di legge di iniziativa popolare, lanciato dal Comitato nazionale “Stefano Rodotà” – ed annunciato nella Gazzetta Ufficiale circa due mesi fa, il 19 dicembre 2018 – per convertire in legge vigente il “Disegno legge delega Commissione Rodotà beni comuni, sociali e sovrani”. Tale iniziativa consentirà la modifica del capo II del titolo I del libro III del codice civile e di altre parti del codice, allo scopo di riformare il diritto della proprietà e dei beni, nel solco della lezione giuridica e civile del giurista e politico scomparso nel 2017.
Dopo i Saluti del Rettore prof. Aurelio Tommasetti, del Direttore Disa-Mis prof. Vincenzo Loia e del Direttore diSPS prof. Gennaro Iorio, seguiranno gli interventi del prof. Ugo Mattei (Università degli studi di Torino); del prof. Salvatore Mazzamuto (Università degli studi Roma Tre), del prof. Adalgiso Amendola (Università degli studi di Salerno); del dott. Vincenzo Montemurro (Sostituto Procuratore Distrettuale Antimafia di Salerno). A introdurre e a moderare ci sarà la prof.ssa Virginia Zambrano. (g. f.)

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