A Salerno per il 25 aprile: ricordando il partigiano Stanzione
SALERNO – Il 25 aprile le strade della città diventano circuiti della memoria: la storica ricorrenza della liberazione dal regime fascista dà occasione ai salernitani per ritrovarsi uniti ad onorare quanti diedero la vita nel liberare l’Italia, ad iniziare da Ugo Stanzione.
Le celebrazioni civili inizieranno alle ore 9.00 con l’accoglienza delle autorità civili, militari e religiose. Dieci minuti prima, in Piazza Vittorio Veneto, saranno intanto arrivati i Sindaci dei Comuni della provincia con i gonfaloni insieme ai rappresentanti delle Associazioni Partigiane, Combattentistiche e d’Arma, con i Labari e le bandiere, non ultime le Organizzazioni sindacali.
Nella Chiesa del Sacro Cuore sarà celebrata la S. Messa in suffragio dei Caduti, con la lettura della preghiera del partigiano. Alle ore 9.40 – dopo la deposizione della corona alla lapide del partigiano Ugo Stanzione – si procederà in corteo da Piazza Vittorio Veneto fino alla Piazzetta del Marinaio, attraversando Corso Vittorio Emanuele, via SS. Martiri Salernitani e via Mario Marino. Alle ore 10 nella Piazzetta del Marinaio seguiranno gli Onori ai Caduti, con il tradizionale alzabandiera e la deposizione delle corone d’alloro al Monumento ai Caduti.
Dopo il saluto del Prefetto di Salerno Dott. Francesco Russo, sarà data lettura dei messaggi commemorativi da parte del Sindaco di Salerno Dott. Vincenzo Napoli, del Presidente della Provincia Dott. Michele Strianese e di un rappresentante delle Organizzazioni Sindacali (UIL) e di un Rappresentante delle Associazioni combattentistiche e d’arma, insieme alle voci della Consulta Provinciale degli Studenti. Alle ore 10.30 partirà dalla stessa piazzetta il corteo civico che si snoderà fino al Palazzo della Provincia attraverso il Lungomare. Alle ore 11 è lì attesa la deposizione di una corona d’alloro da parte del Presidente della Provincia e delle Associazioni Partigiane, ai piedi della lapide che ricorda le Medaglie d’Oro della Resistenza. A siglare le celebrazioni, alle ore 11.30 circa, è il Concerto bandistico in Piazza Cavour.
Ma chi era Ugo Stanzione? È di certo il più noto tra i 96 salernitani che si sacrificarono nella Resistenza. Basterà però leggere la lapide affissa il 25 aprile del 1985 dall’Amministrazione comunale – allora guidata dal democristiano doroteo Vittorio Provenza – sulla facciata del palazzo prospiciente il lato sud-est di Piazza Ferrovia, laddove il partigiano nacque. Il testo così recita: “In questa casa il 25-5-1921 nacque il ten. Ugo Stanzione, combattente partigiano e m. d’argento al v. m. che testimoniò con l’olocausto della sua giovane vita il 5-2-1944 in Villa Minozzo (Re) la sua fede negli ideali di libertà e di giustizia. I Comuni di Salerno, Sassuolo e Villa Minozzo posero.” Tenente dell’Accademia Militare di Modena, durante la guerra il giovane Stanzione era in distacco a Sassuolo, nel modenese. Nel novembre del ’43, salito in montagna, si diede alla macchia a Monchio, nei pressi di Palagano, sempre in provincia di Modena. Nell’inasprimento della controffensiva nazifascista, egli contribuì al consolidamento dei gruppi armati volontari, per favorire le prime formazioni partigiane. Stanzione oggi è sepolto a Salerno, ma fu colpito a Civago, frazione di Villa Minozzo sull’Appennino reggiano, mentre s’accingeva a punire un bandito che, aggregatosi ai suoi partigiani, aveva arbitrariamente ucciso un contadino. È significativo che proprio a Civago, lì in Emilia, sul muro della casa in località Case Catalini, dove il Ten. Stanzione fu freddato, è stata affissa un’altra lapide in suo ricordo. L’Italia – per un giorno almeno – si ritrova unita nella memoria degli uomini liberi. (g. f.)