Per l’Italia, con l’Europa: l’Azione Cattolica legge la Costituzione
Nel mese di aprile l’Azione Cattolica della Parrocchia di Sant’Antonio di Padova ai Serroni di Battipaglia ha studiato e riflettuto sui principi costituzionali. È stato bello vedere adulti, giovani e bambini intenti a leggere ed approfondire la nostra Magna Carta con particolare riferimento ai valori ineludibili ed irrinunciabili per lo Stato. Essi hanno assaporato com’è bello vivere liberi in uno Stato democratico fondato sull’eguaglianza, sulla pace, sull’apertura alle organizzazioni sovranazionali.
L’Azione Cattolica da sempre è impegnata nella difesa dello Stato di diritto, nella ricerca dell’eguaglianza sostanziale, nell’assicurare migliori condizioni di vita ai poveri, nell’apertura all’Europa ed al mondo. Come dimenticare l’opera del presidente De Gasperi, socio di AC, insigne statista ed europeista convinto a cui dobbiamo la capacità di risollevare l’Italia nel secondo dopoguerra e di essere stato promotore dell’Unione Europea che ha assicurato 70 anni di pace al vecchio Continente? Che cosa sarebbe oggi l’Europa senza l’Unione Europea?
Purtroppo, per tantissimi anni, i popoli europei si sono combattuti, hanno cercato di sopraffarsi, di umiliarsi. Con l’Unione europea, invece, si sono create le basi per una pacifica ed armoniosa convivenza.
I soci di AC, rileggendo e studiando la Costituzione italiana, hanno ribadito il loro impegno per una società libera, perché senza la libertà non si può vivere.
La Costituzione ci è stata donata dai padri costituenti nel 1948, ma non dobbiamo pensare che i principi costituzionali siano eterni; non dobbiamo credere che essi esisteranno a prescindere dal nostro impegno. Tutti abbiamo il dovere di aiutare lo Stato ad essere migliore e di attuare i principi costituzionali.
C’è bisogno di gente che continui a lottare ogni giorno per una società sempre più libera ed uguale. Devono farlo i giovani con le loro attese, i loro sogni, le loro preoccupazioni; devono farlo gli adulti convinti che la politica non è una cosa brutta, ma necessaria per una società più bella; devono farlo i bambini con la loro spontaneità, con la vivacità e la gioia di vivere con gli altri. (Marcello Capasso – Coordinatore CS)