Addio a Massimo Mazzetti: l’Università di Salerno piange l’illustre storico
SALERNO – Saranno celebrati oggi alle ore 10 a Salerno, presso la chiesa di Santa Croce a Torrione, i funerali del Professore emerito Massimo Mazzetti, scomparso ieri giovedì 27 giugno. A dare notizia della dipartita alla comunità accademica è stato il Rettore Aurelio Tommasetti che, nell’unirsi al dolore dei familiari, ne ha ricordato le doti umane e intellettuali.
Nato a Bologna, ma legato da sempre alle sponde dell’Irno, già assistente di Gaetano Arfé, poi professore ordinario di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo salernitano, Massimo Mazzetti aveva anche diretto il Dipartimento di Scienze storiche e sociali, coordinando peraltro le attività del dottorato di ricerca in Storia.
Allievo di Rosario Romeo, formatosi all’indirizzo storiografico liberale, aveva studiato a lungo gli aspetti economici della storia militare e dedicato molte ricerche alla dimensione socio-economica della storia locale e nazionale, interpellando giovani studiosi attivi presso l’Ateneo, indirizzandoli con sapienza e premura nelle attività di ricerca, nella divulgazione scientifica, nella mediazione didattica.
Particolare fu la sua attenzione agli aspetti storico-militari dello sbarco di Salerno del 1943 e alle questioni politiche sorte nel periodo successivo, quando Salerno ospitò il governo del Paese. Aveva inoltre collaborato alla Storia dell’Italia repubblicana diretta di Renzo De Felice.
Di fede monarchica dichiarata, Mazzetti era stato presidente del Fronte Monarchico Giovanile dell’U.M.I.
Tra le sue opere, si ricordano: “L’Italia e gli Alleati dopo l’armistizio” (1969); “L’ opera di Liddell Hart sulla prima guerra mondiale” (1970); “Recenti studi italiani di storia militare” (1970); “Salerno capitale d’Italia” (1971); “Spese militari italiane e preparazione nel 1914” (1972); “L’ industria italiana nella Grande guerra” (1979); “Eboli all’inizio dello sviluppo” (2003). (g. f.)