Spazi urbani, spazi di memoria: ripartire dal centro storico di Eboli
EBOLI – “Paesaggi di Prossimità: da Eboli verso Matera, un viaggio nel cuore del Mezzogiorno” è il tema della giornata di studi ebolitani dedicata all’arch. Gaetano Genovese. Si terrà venerdì 20 settembre, nell’ambito della IV rassegna culturale “Ebolitani Illustri”, organizzata dal Comune di Eboli in collaborazione con l’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Salerno.
Il punto è che trasformare il territorio contemporaneo non è cosa facile: le risorse scarse e gli spazi esigui da preservare, vista la compromissione del patrimonio locale, fa sì che certe zone siano “al margine”, debolmente urbanizzate, seppur dentate da un alto valore storico culturale. È il caso del centro storico di Eboli. Occorre restituire centralità allo spazio pubblico, che è non solo la struttura mnemonica della città, ma anche il nucleo atomico intorno a cui potrebbero orbitare politiche e progetti di trasformazione condivise tra i soggetti pubblici e privati, tra istituzioni e cittadini. La giornata di studi suggerisce una riflessione sulle buone pratiche e sulle azioni progettuali di virtuosa riconversione di vuoti urbani.
In principio l’idea è stata di “Weboli”: la rassegna “Ebolitani Illustri” gode dell’alto patrocinio del MiBAC e – qui sta il bello – è parte del programma annuale degli eventi con cui il Comune di Eboli fa tandem con quello di Matera, grazie al protocollo d’intesa, firmato lo scorso anno, in occasione di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura.
Basterà in breve ricordare che l’architetto Gaetano Genovese, nato a Eboli nel 1795, è stato allievo del Niccolini, con cui lavorò all’ampliamento del Palazzo Reale (1824), divenendone in breve tempo il responsabile del restauro e decorazione architettonica degli interni. Nel 1837 Ferdinando II di Borbone gli affidò il compito di restaurare il Palazzo Reale alla Marina e, a partire dal 1839, di compiere alcuni lavori alla Reggia di Caserta, tra cui la realizzazione definitiva della sala del trono. Il Genovese realizzò e restaurò varie chiese storiche, ma anche palazzi nobiliari e giardini, quale apprezzato epigono del gusto neoclassico nel Regno borbonico.
Occhio al programma. Alle ore 9.30: Registrazione dei partecipanti in piazza Santi Cosma e Damiano; presentazione della visita guidata nel centro storico e relazione sullo sviluppo urbanistico della città di Eboli a cura dell’architetto Francesca Spera.
Alle ore 10.00: Inizio della visita guidataPercorso dei Mulini nell’area naturale dell’Ermice a cura del dottore forestale Michele Biondi; Convento di San Pietro alli Marmi a cura di Rino Lauro, studioso e referente dell’antica biblioteca francescana; Quartiere Artigianale detto “Le Fornaci Romane” a cura dell’archeologa Maria D’Andrea.
Alle ore 13.00: Pausa pranzo. Segue alle ore 14.45 la registrazione dei partecipanti presso il complesso di San Francesco. Alle ore 15.00: Visita al Museo Archeologico di Eboli
Alle ore 16.30: Coffee break
Alle ore 17.15: Inizio dei lavori nella Sala Comunale “Maurizio Mangrella”. Prende il via il Convegno.
Dopo i saluti istituzionali di Massimo Cariello, Sindaco del Comune di Eboli e dell’Arch. Pasquale Caprio (presidente Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Salerno), seguirà alle ore 17.45 la proiezione di un video inedito sul centro Storico di Eboli. Atteso per le ore 18.00 l’avvio del Convegno.
Tra gli interventi, ricordiamo quelli dell’Ing. Marco Genovese (studioso e pronipote di Gaetano Genovese); Prof.ssa Arch. Chiara Rizzi (Università degli Studi della Basilicata – DICEM Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo – Matera); Prof.ssa Ing. Silvana Kuhtz (Università degli Studi della Basilicata – DICEM Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo – Matera); Prof. Arch. Vito Cappello (già docente ordinario di Architettura del Paesaggio Università degli Studi di Napoli Federico II); Arch. Francesco Santoro (presidente AIAPP – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio di Campania, Basilicata, Calabria).
A moderare in sala c’è Silvana Scocozza, giornalista e staff del sindaco di Eboli.
Dunque, un evento culturale di grande rilievo; un risultato organizzativo straordinario, ottenuto anche grazie alla supervisione del Comitato scientifico composto dall’Arch. Mariateresa D’arco (consigliere dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Salerno) e dall’Arch. Francesca Fasanino (Università degli Studi della Basilicata – DICEM Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo – Matera). (g.f.)