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“Battipaglia dice basta”: venerdì 6 dicembre in migliaia pronti a scendere in piazza per difendere il territorio


BATTIPAGLIA – Tra qualche giorno la città tornerà a farsi sentire: è attesa per venerdì 6 dicembre la mobilitazione popolare che da Piazza Amendola inonderà l’intero centro urbano. Appuntamento alle ore 9.00 ai piedi dell’amata statua della Madonnina. Si scenderà in strada per ribadire una sola necessità: la questione ambientale che da decenni soffoca il futuro dei battipagliesi ha bisogno di soluzioni concrete ed immediate. E si rincorrono giorni febbrili di fiduciosa organizzazione, nel coinvolgimento progressivo del maggior numero di persone.
Si moltiplicano, ad esempio, le locandine affisse ai portoni della città. Migliaia i volantini sparsi ai crocicchi delle vie e nei negozi del centro, quasi a far da controcanto ad un insidioso ‘black friday’. È sintomo della buona diffusione con cui – non solo sui social media – va dilatandosi la notizia dell’imminente raduno. Ed una sola parola salta alla vista: “Basta”. Non è un’esclamazione. Non è rabbia; non è disperazione. È semplicemente ‘determinazione’. I battipagliesi – riunitisi in un coordinamento che li ha visti nell’ultimo mese a confronto sul da farsi – sono determinati ad andare avanti, ma per altre strade. Dicono no ai miasmi, certo. Ma soprattutto al mega impianto di compostaggio nello STIR. E dicono sì alla bonifica degli impianti contaminati e delle discariche. Il fine politico di ampio respiro dell’iniziativa è veder finalmente dichiarata Battipaglia quale zona non idonea ad accogliere impianti per i rifiuti, a motivo della forte vocazione agricola del territorio.
L’invito a ‘mobilitarsi’ è rivolto a tutti, senza distinzione di età, sesso, professione e condizione sociale: non c’è vincolo di coscienza che possa limitare la partecipazione alla manifestazione organizzata da diverse associazioni, gruppi e comitati locali, ciascuna in prima fila senza esibire sigle ed appartenenze. Non a caso, sulla locandina non campeggia nessun logo e la mobilitazione è ben qualificata con un solo eloquente aggettivo che accomuna le diverse sensibilità: “popolare”.
La manifestazione di venerdì prossimo s’appresta ad essere uno dei segni (o segnali) con cui i cittadini grideranno in modo corale e pacifico, con tenacia e spirito civico, l’amore per la propria terra. Il resto è soltanto fumo tossico di una deprecabile indifferenza. (g.f.)

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