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Pronti a scendere in strada per l’ambiente: le ragioni dell’iniziativa popolare


BATTIPAGLIA – Manca poco più di un giorno al 6 dicembre: fervono i preparativi della mobilitazione popolare “Battipaglia dice Basta” che si snoderà da Piazza Amendola a partire dalle ore 9.00. Al di là degli adempimenti tecnici ed organizzativi, a far da premessa alla manifestazione è il proclama lanciato lunedì scorso dal Coordinamento cittadino, vera cabina di regia della mobilitazione, ossia un comunicato a firma delle sigle associative e dei movimenti che, pur non comparendo direttamente su locandine e volantini, sono da considerare come i veri artefici dell’evento di venerdì prossimo. Stiamo parlando di: Battipaglia dice No; Cittade; Cittadini pro Battipaglia; Civica Mente; Circolo Aut Aut; Confagricoltura; Confesercenti; Confcommercio; Comitato Civico Ambientale; Comitato Pontecagnano dice NO; Comitato Eboli dice NO; Coop. Medici di base; Coscienza Sociale; FIDAPA; Gente del Mondo in Italia; Leali per il futuro; Legambiente; Le Marianne.
LIBERA Battipaglia; Movimento Italia Meridionale; Noi Tutti Liberi e Partecipi; Non Sei Sola; Pro attiva; RSU Cooper Standard; RSU Whitecup; Si..amo Battipaglia.
Si tratta di un ‘manifesto’ che esplicita, punto per punto, gli obiettivi che si profilano all’orizzonte dell’ennesima iniziativa cittadina, questa volta fondata su una più estesa piattaforma popolare.
Dopo quel ‘basta’ c’è, infatti, una prospettiva di priorità da allineare lungo un percorso di impegno civico che – dopo le cancerogene nuvole di fumo che hanno annerito il recente passato della città – sia tradotto in agenda di governo da parte delle istituzioni locali.
Non c’è spazio per parole di circostanza, men che meno per formule retoriche. Si va dritti ai temi ‘caldi’ della questione ambientale, mettendo nero su bianco aspetti specifici e motivi concreti da argomentare al più presto nelle opportune sedi istituzionali, enunciando dunque le criticità da convertire in traguardi raggiungibili.

Eccoli.

1 – NO ALL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO ALL’INTERNO DELLO STIR

Chiediamo già da due anni a gran voce, che venga revocata in autotutela la delibera di Giunta Regionale n. 419/2016, che prevede l’ampliamento dell’ex stir di Battipaglia, con la costruzione di un impianto di compostaggio al suo interno. Si chiede, altresì, al Sindaco e al Consiglio Comunale di Battipaglia di garantire entro il 31/12/2019, l’approvazione di un documento da inoltrare agli organi competenti, inteso alla riprogrammazione dell’impiantistica (privata e pubblica) della frazione organica (compostaggio e digestione anaerobica), limitando il trattamento ad un quantitativo di rifiuti organici proporzionato alle esigenze territoriali proprie della Piana del Sele.

2 – DICHIARAZIONE DI BATTIPAGLIA QUALE ZONA NON IDONEA ALLA LOCALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI RECUPERO E SMALTIMENTO DI  RIFIUTI ( art.197 lett.d D.lgs 152/2006)

Si chiede alla Provincia di dichiarare la città non idonea all’insediamento di nuovi siti di trattamento di rifiuti, per la forte vocazione agricola del territorio, che ad oggi produce il 7% del pil della Regione Campania.

3 – PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DEL COMUNE DI BATTIPAGLIA FINALIZZATA AD ESCLUDERE LA LOCALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI NONCHE’ VARIANTI IN INCREMENTO ALLA CAPACITA’ DI TRATTAMENTO DEGLI IMPIANTI ESISTENTI.

Si chiede al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Battipaglia di garantire, per quanto di sua competenza, entro e non oltre il 31/03/2020, l’adozione di uno strumento urbanistico (PUC), con immediata applicazione delle relative norme di salvaguardia, tale da escludere l’insediamento di nuovi impianti di rifiuti nonché a varianti di ampliamento di quelle esistenti.
Si chiede, altresì, di valutare la possibilità di modificare le previsioni della delibera n.54 del 20.03.2019 nota come “fattore di pressione”, in particolare rispetto agli effetti urbanistici relativi alla zona D2 e rimodulando la delibera sui quantitativi di rifiuti effettivamente trattati sul territorio.

4 – STOP AI MIASMI

Si chiede la chiusura dell’impianto di Compostaggio di Eboli fino al completamento dei lavori di adeguamento già previsti da progetto di miglioramento del Comune di Eboli approvato dalla regione e finanziato con due milioni di euro.
Per gli altri impianti che trattano rifiuti si sollecita la Regione affinché, attraverso i suoi organi legislativi e di controllo, adotti le misure idonee ad evitare il fenomeno dei miasmi, fenomeno che da troppo tempo opprime la vita dei cittadini.

5 – CONTROLLO DEGLI IMPIANTI E DEL TERRITORIO

Si chiede al Sindaco di Battipaglia di inoltrare entro e non oltre il 31/12/2019 , una richiesta al Ministero dell’Ambiente, anche per il tramite del Prefetto di Salerno, finalizzata all’istituzione di una task-force vigilata da un Commissario di alto profilo istituzionale, avvalendosi anche delle previsioni di cui alla legge 145/2018, per il controllo H24 di tutti gli impianti di trattamento rifiuti presenti sul territorio comunale di Battipaglia, diffidando la Regione Campania e la Provincia di Salerno a fornire l’elenco completo delle autorizzazioni rilasciate con relativi documenti progettuali e prescrizioni autorizzative.

6 – RICHIESTA ALLA REGIONE CAMPANIA CHE PER CIASCUNA IMPRESA VENGA EFFETTUATA UNA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBENTALE EX POST.

7 – BONIFICA DEL TERRITORIO

Si chiede agli Organi Competenti (Comune di Battipaglia, Provincia di Salerno e Regione Campania) di assicurare anche avvalendosi degli studi già disponibili, il censimento di tutti i siti contaminati, garantendone la caratterizzazione, l’analisi di rischio e la relativa bonifica ambientale. Tale controllo deve prevedere un coordinamento direttamente da parte del Ministro dell’Ambiente mediante la nomina di un Commissario di alto profilo istituzionale.

8 – PULIZIA E DECORO URBANO

Chiediamo al Comune di Battipaglia di garantire, entro e non oltre il 31/12/2019, con estrema urgenza una massimizzazione dell’igiene della città, migliorando il servizio di raccolta dei rifiuti e lo spazzamento delle strade. Si impegni inoltre il Comune a promuovere la raccolta differenziata anche all’interno della casa comunale.

Fin qui i punti salienti del comunicato ufficiale che è stato diffuso nei giorni scorsi.
È evidente, intanto, che chi scenderà in strada non lo farà solo perché mosso da ‘istinto di sopravvivenza’, ma perché sostenuto dalla consapevolezza che, dopo gli slanci ideali e le azioni di protesta, occorre coraggio per progettare prassi alternative, ai fini della corretta gestione dei rifiuti e per la salvaguardia delle risorse territoriali. In questo, la premessa offerta dal coordinamento dei gruppi e delle associazioni cittadine costituisce la giusta cornice entro cui interpretare l’evento di venerdì 6 dicembre.
Insomma, la mobilitazione popolare vorrebbe suggerire una strada da percorrere insieme, integrando energie ed intenti programmatici delle varie rappresentanze associative, affinché le questioni ‘sospese’ del territorio locale siano finalmente affrontate con rinnovato spirito ambientalista. (g.f.)

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