Attivismo popolare per l’ambiente, Capasso (CS): “Occorre ricucire la distanza tra la Chiesa e la Piazza.”
BATTIPAGLIA – Non è stato facile portare in piazza quasi 6000 persone che, in modo pacifico, hanno manifestato per l’ambiente; non è stato facile organizzare una manifestazione in cui hanno partecipato i bambini, i giovani, gli adulti, le famiglie, gli anziani; non è stato facile astenersi dal lavoro per scendere nelle strade a dire alle Istituzioni che il territorio deve essere tutelato senza tentennamenti; non è stato facile andare in Questura, metterci la faccia, oltre che le proprie generalità, e rassicurare le forze dell’ordine che tutto sarebbe andato per il meglio; non è stato facile manifestare per ore – e pure questo va detto – sotto la pioggia.
Con la manifestazione pubblica “Battipaglia dice basta” del 6 dicembre scorso i battipagliesi hanno scritto una pagina importante della loro storia, lasciando una traccia eloquente dell’impegno popolare profuso in difesa dell’ambiente cittadino.
Eppure, non è stato facile riunirsi tra i tanti impegni e fare delle proposte concrete. Si pensi, in particolare, al sostegno enunciato con fermezza alla dichiarazione secondo cui Battipaglia non deve essere il ricettacolo della Regione. Perché, al contrario, andrebbe detto e ridetto: Battipaglia è una città a forte vocazione agricola e questo dovrebbe essere sufficiente per evitare ampliamenti degli impianti di rifiuti pubblici e privati.
Ed allora “Coscienza Sociale” ringrazia ancora una volta tutti coloro che a vario titolo, senza alcun interesse economico, si spendono per il bene comune, lavorando per il proprio territorio, ricercando le migliori soluzioni per l’ambiente.
Da alcuni anni a Battipaglia c’è gente che vuole migliorare la qualità della vita, che richiede la bonifica delle discariche che sicuramente contengono rifiuti speciali; ci sono adulti che denunciano microdiscariche e bambini che vogliono una città più pulita. E ancora: ci sono mamme che lottano per la salute, ci sono giovani che non vogliono lasciare la città, ma che richiedono iniziative significative per la tutela del territorio.
Le associazioni ed i comitati lavorano disinteressatamente ed indefessamente per l’ambiente cittadino, non vogliono contrapporsi alle Istituzioni, ma chiedono rispetto per quello che stanno compiendo.
Ci sono inoltre cittadini cattolici che cercano di ricucire la distanza tra la Chiesa e la Piazza. Sono laici cristiani che mettono al centro di tutto l’enciclica di Papa Francesco “Laudato sii”.
Tutto questo è una forza, tutto ciò dimostra che la società è viva, che c’è un vento nuovo che darà nuova linfa alla città. Bisogna crederci. Noi ci crediamo. (Marcello Capasso – Coordinatore CS)