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IORESTOACASA: I GIOVANI DI AC SI RACCONTANO

La speranza che ho negli occhi

Una riflessione sulla mia quarantena… Sicuramente è difficile, non è una situazione alla quale siamo abituati, ma dire che è “l’inferno” come molti affermano penso sia davvero un peccato nei confronti di chi un inferno lo stia vivendo davvero. Ringrazio il Signore per avere un tetto sulla testa e una grande famiglia piena d’amore, cose che, forse, ho sempre dato troppo per scontato. Per il resto passo le mie giornate a lavorare e studiare, magari a studiare cose che non ho mai avuto il tempo di approfondire o di fare anche qualche lavoro gratis, pur di imparare qualcosa in più ed investire bene il mio tempo. Spesso, però, mi capita che guardando oltre i vetri della finestra della mia camera, la mia mente vaga nel cielo azzurro che si scorge al di là delle maglie stese al sole sul balcone. La mia mente vaga come una rondine e sogna il momento in cui tutto sarà finito, quando scenderò da casa per andare al mare, sulla spiaggia con il vento tra i capelli, così in un attimo sento la salsedine sulle mie mani e le onde del mare cullarmi. Poi, all’improvviso, sono nella metro che mi porta in ufficio, come al solito super affollata, ma con il ragazzo di colore che vende le rose con il suo sorriso che mi mette sempre tanta allegria. Scendo dalla metro e vado al bar con i miei colleghi a prendere un caffè e l’odore inebriante di quei cornetti appena sfornati lo sento per davvero! Il cuore mi batte fortissimo al solo pensiero di tutto ciò che mi aspetta. Poi la rondine torna al nido perché il telefono sta squillando, qualcuno mi chiama. Eccomi qui nella mia cameretta, di nuovo, rispondo al telefono, scrivo tutte le cose che devo fare, nessuno ci crederà ma sono più impegnata da quando sono in quarantena che prima! I battiti del mio cuore rallentano, ma la speranza che ho negli occhi, no, quella non rallenterà mai. (I.)

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