Covid e pandemia sociale, Capasso (CS): “Basta con la violenza e l’esasperazione. Diamo speranza a chi l’ha smarrita.”
Chi semina con il lanciafiamme si è posto il problema della violenza fisica che va sempre condannata? Non c’è giustificazione alcuna all’assalto alle Istituzioni, che spero in futuro siano popolate da persone capaci e miti.
Ora è tempo che il popolo cristiano e tutti gli uomini di buona volontà mettano in campo iniziative pacifiche che plachino gli animi esasperati della gente. Ora è tempo di uscire dalla bolla dei social media. Anche le associazioni cristiane ne sono piene e spesso vanno alla ricerca dei ‘like’ per crescere virtualmente (forse), dimenticando la sofferenza reale dei fratelli.
Ora è tempo di smetterla a perder tempo in discussioni estenuanti via zoom. È il caso di fermarsi in strada con la gente che non arriva a fine mese, con chi ha perso la speranza, con chi è chiuso in sé stesso, con gli anziani esclusi dal mondo per il semplice fatto di non poter accedere ad una piattaforma digitale. Ora più che mai c’è bisogno, anche in politica, di seguire gli esempi di uomini del dialogo come Moro, Bachelet, Berlinguer e smettere di osannare persone violente ed incapaci. Ora è tempo di costruire ponti tra chi gode del benessere economico e chi non può sfamare i figli, perché ha perso il lavoro. Il popolo cristiano si svegli e non dimentichi l’insegnamento del buon samaritano che guarda, osserva, ascolta ed agisce, dando conforto a chi è incappato nei malviventi.
(Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)