Vicini al Card. Bassetti, Capasso (CS): “A lui grati per l’aver sempre incoraggiato l’impegno sociale e politico dei laici.”
“Coscienza Sociale”, laboratorio socio-politico dell’Azione Cattolica della parrocchia Sant’Antonio di Padova è vicina al Cardinale Gualtiero Bassetti, operaio nella vigna del Signore, ricoverato in gravi condizioni per l’aver contratto il Covid-19. Il Signore gli sia vicino, possa affrontare questa dura prova con fiducia e serenità. La Chiesa italiana e l’Azione Cattolica hanno bisogno di lui. Quante volte abbiamo parlato dell’impegno dei cristiani in Politica? Le parole di Card. Bassetti sono state a più riprese illuminanti. Quante volte “Coscienza Sociale” ha sollecitato i fedeli laici ad impegnarsi nella cura del vicinato, nella custodia del Creato e nella ricerca del bene comune? Le prolusioni alla CEI del Card. Bassetti hanno sempre indicato una via promettente, da praticare anche, su piccola scala, nel territorio locale. I laici non devono riempire solo le chiese, ma animare le piazze, le strade ed i consigli comunali, nonché farsi carico dell’animazione diretta di ogni altro centro di potere democratico. E se il laboratorio “Coscienza Sociale” e la nostra Azione Cattolica hanno ancora forza e stimoli per lavorare per una società più giusta e più accogliente lo deve a persone come il Card. Bassetti, testimone credibile e convinto della necessità di un intervento dei laici nella ‘res publica’ non certo per alzare steccati, per costruire muri, per giudicare il prossimo ed odiare chi non la pensa allo stesso modo, ma per dialogare con tutti. Il Card. Bassetti ha più volte invitato “i responsabili” a non tacere quando le grida o i provvedimenti di turno contrastino con il Vangelo, evidenziando che un cristiano non odia nessuno. Il Card. Bassetti, in un’intervista di pochi mesi fa, ricordava a tutti noi il beato Giorgio La Pira che non era un ingenuo, un visionario, ma un cristiano la cui vita era intessuta di preghiera, meditazione, prudenza, fortezza, giustizia e carità. Se non fosse stato un uomo di preghiera come avrebbe potuto risolvere tanti problemi occupazionali, di povertà, di disperazione legati alla sua città? Il Card. Bassetti, ricordando La Pira, ha sottolineato che il cristiano deve scendere dal monte Tabor e calarsi nei problemi di tutti i giorni, spendersi per ricucire il tessuto sociale, perché in un periodo di forti divisioni e lacerazioni, c’è bisogno di uomini e donne di riconciliazione, solleciti nel costruire un futuro realmente nuovo. Le nostre bussole siano la sobrietà e l’umiltà. Le parole di Bassetti non possono rimanere lettera morta, ma devono servirci per avvicinare i fedeli al bene comune, occuparci dei veri problemi della gente. Non sia irriverenza, ma col cuore gridiamo: “Forza, caro Gualtiero! Abbiamo ancora bisogno di te, certi che il Signore sa quel fa.”
(Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)