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Nel Cilento al via i “Living Lab”: creatività e tecnologia per valorizzare la dieta mediterranea

SALERNO – Ripensare lo sviluppo sostenibile e la promozione turistica locale a partire dal cibo e dai sistemi agroalimentari. Con questo obiettivo ambizioso prendono il via oggi 16 novembre nel Cilento i laboratori di co-creazione di MD.Net. Oggi, del resto, ricorrono dieci anni esatti dalla proclamazione dell’UNESCO della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’Umanità. Si chiamano “Living lab”: sono laboratori organizzati con l’obiettivo di creare imprese legate alla Dieta Mediterranea in particolare tra i giovani delle aree rurali. Parole d’ordine: condividere informazioni e stimolare la creatività e l’innovazione. Il tutto da sperimentare in un grande progetto di cooperazione transnazionale finanziato dall’Unione Europea (FESR 2014-20). Il fine è già stato detto: attivare e sostenere iniziative per lo sviluppo del territorio intorno al tema della Dieta Mediterranea. La Regione Campania è leader di questo progetto, che ha per partner ben 13 organismi – pubblici e privati – rappresentanti di nove Paesi euro-mediterranei. La Direzione Generale per le politiche sociali della Regione Campania organizza e monitora le fasi di organizzazione, promozione e realizzazione con la SCABEC (Società Campana Beni Culturali), società in house che di avvale del supporto del Future Food Institute, tra i più rinomati istituti internazionali in materia di educazione e innovazione per lo sviluppo sostenibile. Insomma, i “Living Lab” sono incubatori di idee e micro-prassi attraverso cui rigenerare la comunità locale, Come fare? Occorre che l’innovazione impatti la dimensione lavorativa e sociale. E dunque ci si chiede con fiducia: come può la tecnologia valorizzare le relazioni umane ed esaltare riti e abitudini del tessuto culturale e identitario cilentano? (g.f.)

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