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Per bambini ed anziani: puntare alla coesione sociale attraverso un “Patto locale per la lettura”

BARONISSI – L’Ente comunale investe nell’educazione culturale per rigenerare il tessuto sociale. Lo fa attraverso il “Patto locale per la lettura” Qual è l’obiettivo? Creare una rete territoriale per rafforzare le politiche di promozione della lettura. E la rete – è noto – è uno strumento pattizio carico di potenzialità attuativa, in barba ai protagonismi solitari, il solo in cui poter confidare per condividere idee e risorse con le associazioni, le scuole e, in generale, con gli enti privati che nutrono fiducia nel “leggere”.
Si tratta, insomma, di adottare una strategia comune tra coloro che ritengono la lettura una risorsa su cui investire e un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta a misura di territorio. Il sindaco Gianfranco Valiante illustra l’iniziativa: “L’Amministrazione comunale ha voluto fortemente il Patto per la lettura per creare una rete solida e strutturata che possa dar vita a iniziative nuove per il territorio, sostenere la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso e contribuire alla crescita della comunità. Attraverso il Patto intendiamo stringere una grande alleanza, per creare una rete virtuosa che intenda impegnarsi per ideare e sostenere progetti condivisi”. Il punto è che la città capofila della Valle dell’Irno gode da tempo della qualifica di ‘Città che Legge’ ed ora si mira ad implementare azioni e progetti promozionali che facciano leva sulla lettura come fattore di inclusione sociale. La sfida è da vincere contro la povertà educativa e per lo sviluppo di una nuova idea di cittadinanza. La sottoscrizione del Patto locale mira a consolidare le attività a misura collettiva e individuale attraverso cui ampliare l’offerta culturale nei confronti della città. In concreto, si vuol attivare una serie di punti di lettura diffusi sul territorio, ma anche eventi e attività culturali che coinvolgano i cittadini, pensando a luoghi e modalità eccentriche, guardando innanzitutto a bambini, anziani e a soggetti deboli. Gli interessati accendano le antenne: la candidatura alla valutazione va espressa entro l’11 marzo.

(g.f.)

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