Palazzo De Falco a Fisciano: restaurare l’antico edificio e farne un centro per il turismo locale
FISCIANO – Ammodernare Palazzo De Falco e farne un centro di accoglienza, di informazione e valorizzazione turistica del territorio.
È l’obiettivo dell’Amministrazione comunale, nella convinzione che il rilancio culturale dell’Alta Valle dell’Irno passi per lo storico monumento di Fisciano. Bisognerà dunque affidare i lavori di adeguamento. L’Ente locale vi provvederà attivando una procedura aperta ai sensi degli artt. 36 e 60 del d.lgs. n. 50/2016 e s.m.i. L’importo a base di gara € 111.395,86 per lavori di cui € 683,86 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Occorre non perder tempo: il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è fissato entro e non oltre le ore 10 del 12 Aprile 2021. L’apertura delle offerte è prevista in seduta pubblica il 12 Aprile 2021 alle ore 10:30 presso la sede della Centrale di Committenza Valle dell’Irno, ossia nel Comune Capofila di Fisciano in Piazza Gaetano Sessa.
Parliamo di un elemento catalizzatore della storia cittadina, la cui costruzione ci riporta indietro fino al XVI secolo, ancora attivo agli inizi del ‘900, quando fu aggiunta l’ala ovest che immette sul giardino nell’area nuova del paese. Il palazzo presenta rifiniture interne realizzate con ceramica vietrese. Costruito con pietra arenaria locale nell’imponente forma quadrangolare articolata su 4 piani, l’edificio accoglie tuttora elementi di arredo che variano dal XVIII al XIX secolo, insieme ad una collezione di spade, al caratteristico gioco di scacchi e addirittura un biliardo d’epoca. Al suo interno si aprono 3 cortili con una cappella gentilizia. Si pensi che nel palazzo sono conservate carte e delle pergamene d’interesse storico che vanno dal 1437 al 1892.
Quella di riconvertire la fruizione del palazzo è, in fondo, un’idea rispettosa dell’identità culturale del monumento, giacché la creazione di un centro polifunzionale tra le sue mura consentirebbe l’integrazione di tre dinamiche strategiche per lo sviluppo turistico locale, ossia l’accoglienza, l’informazione e la valorizzazione del territorio.
(g.f.)