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Rilanciare i frutti del territorio: a giugno gli ‘stati generali’ dell’agricoltura picentina

PONTECAGNANO FAIANO – “Partecipa – Giugno è Agricoltura”. È il titolo dell’evento in cui ciascuno è chiamato a decidere e scrivere le regole del futuro produttivo locale. Si tratta di una grande iniziativa popolare sui temi del Puc, delle Infrastrutture, dell’Ambiente e Recovery Plan. Cioè, una grande opportunità per incontrare le espressioni vive del territorio picentino e ridefinire la fisionomia dell’impresa agricola moderna, competitiva e sostenibile. L’evento si configura, infatti, come una campagna di ascolto e di condivisione su argomenti di interesse collettivo. Essa si articolerà in una serie di momenti dedicati a favorire spunti, riflessioni su progetti realizzati e da avviare nella media scadenza. C’è una ferma determinazione: dare forma ad un progetto di rilancio del comparto agricolo, che guardando alla vocazione essenziale del territorio. Si mira, in concreto, all’stituzione di una nuova Commissione sul Puc, composta da esperti del settore di comprovata professionalità ed esperienza. Si punta inoltre all’adozione della cosiddetta Denominazione Comunale (De.Co.), ovvero una “carta di identità” che identifica un prodotto, un piatto, un sapere, che viene rilasciata dal Sindaco unitamente ad Comitato Tecnico Scientifico. La priorità è rilanciare le antiche colture e recuperare la biodiversità agricola. È l’occasione per promuovere l’ovaletto di Pontecagnano e la nota pera Spadona, frutti autoctoni del comprensorio picentino. L’Amministrazione comunale continua ad ascoltare la comunità, raccogliendo le proposte e per affermare il contrasto alle speculazioni, al cemento selvaggio, alle costruzioni abusive. L’obiettivo, detto in positivo, è valorizzare la vocazione agro-alimentare di questo territorio. Nel comunicato stampa sul sito web del Comune, il Sindaco Giuseppe Lanzara ha chiarito: “Anche stavolta partiamo dal basso, puntando all’ascolto di quanti intendano contribuire a ricostruire una città sottoposta per decenni ad una gestione malsana, che tuttavia può essere superata con il contributo attivo di tutti, indistintamente.” Si valutano anche le condizioni per l’apertura di uno sportello ‘Agricoltura’ come open space utile per riunioni, incontri, convegni di imprenditori ed operatori del territorio. E si vorrebbe realizzare un piano infrastrutturale straordinario che focalizzi il fabbisogno delle aziende agricole, adottando le tecnologie ecologiche e le giuste misure di salvaguardia ambientale Si mira peraltro a calibrare il PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) su scala locale, per rilanciare la filiera agroalimentare Le aziende saranno più “smart” per gestire il cambiamento culturale ed organizzativo necessario alla trasformazione digitale.
Si muove dalla convinzione che il dialogo con le parti coinvolte nel processo evolutivo del settore sia una strategia decisiva per tra guardare mete di sviluppo rilevanti.

(g.f.)

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