Lavorare con il reddito di cittadinanza: 20 persone attive per l’ambiente e il decoro urbano
PONTECAGNANO FAIANO – Sono venti i beneficiari del reddito di cittadinanza che saranno impegnati nelle attività obbligatorie
a vantaggio della comunità picentina. Nel comune di Pontecagnano Faiano.
Presso i locali dell’ex tabacchificio Centola, è stato ufficializzato l’inizio delle attività alla presenza del Sindaco Giuseppe Lanzara e dei dirigenti di settore cui faranno riferimento i nuovi incaricati dall’ente a svolgere i progetti di pubblica utilità. Il fine, infatti, è di natura sociale affinché le attività possano in concreto rispondere alle esigenze emergenti dal contesto locale. Le persone convocate saranno impiegate in tre distinti ambiti, definiti dai progetti messi a punto dall’Amministrazione comunale che, già nel nome, lasciano intendere la pubblica utilità.
“Green Parks Work”, “Tuteliamo i Beni Comuni” e “Una Segnaletica Migliore”. È stato, del resto, stabilito dai Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale: le donne e gli uomini impegnati nei rispettivi ruoli svolgeranno un minimo di 8 ore settimanali, rientranti nell’ambito dei PUC, ovvero dei Progetti Utili alla Collettività. Il Sindaco Giuseppe Lanzara ha dichiarato in merito: “Rispondiamo ad un obbligo, ma anche ad un’opportunità, per 20 cittadini, che per un anno vivranno un’esperienza formativa importante, fondata sul principio di collaborazione e sostegno al territorio. Il reddito di cittadinanza non deve produrre isolamento e/o perdita della dignità: deve essere una strada per avvicinarsi all’occupazione, coerentemente con competenze e bisogni. Da parte nostra la risposta è concreta e chiara: siamo per accompagnare chi vuole intraprendere un percorso teso ad introdursi nel mondo del lavoro con costanza e senso di responsabilità. A beneficiarne, ovviamente, tutta la collettività, cui queste donne e questi uomini daranno un supporto fondamentale in ordine alle attività ordinarie svolte dall’ente.”
Tutti hanno intanto ricevuto in dotazione il vestiario antinfortunistica ed i dispositivi anti-Covid. Un’esperienza che – si spera – alimenti lo spirito di servizio per la comunità e dischiude per il futuro altre occasioni di crescita professionale. Chiude Lanzara soddisfatto: “Un grande risultato, che ci pone nella condizione di ottimizzare i servizi a vantaggio di tutti”.
(g.f.)