La Regione Campania per la ripresa economica: nuove regole per semplificare le procedure ed abbattere i tempi della burocrazia
NAPOLI – Approvato lo schema di “Regolamento di semplificazione e di riduzione degli oneri della burocrazia a sostegno della iniziativa economica, del terziario, e dell’efficienza dei servizi alla persona”. Di che cosa stiamo parlando?
Parliamo dell’ennesimo ‘attentato’ alle lungaggini burocratiche, nel tentativo di ricucire l’intesa tra le istituzioni regionali e la cittadinanza. In tempo di pandemia, occorre sostenere la ripartenza nei settori produttivi campani. Ciò vuol dire che le imprese ed i cittadini, nel ridisegnare il loro futuro economico, non possono paradossalmente ritrovarsi la pubblica amministrazione contro.
Quello posto in essere lo scorso 30 novembre a Palazzo Santa Lucia è di fatto un atto significativo in tema di semplificazione amministrativa e sburocratizzazione.
Un bel passo in avanti per Assessorato alla Semplificazione amministrativa, giacché la delibera della giunta regionale renderà più efficienti e certe le relazioni tra i cittadini, le imprese e, per l’appunto, la pubblica amministrazione.
Tra i primi frutti di uesta inedita stagione della semplificazione amministrativa c’è la riduzione dei tempi procedimentali: per la Direzione generale Politiche Sociali l’abbattimento è pari a 255 giorni; per la Direzione generale Sviluppo Economico è di 180 giorni; per la Direzione generale Cultura, Turismo e Spettacolo si arriva anche a 450 giorni.
Si tratta di un’iniziativa amministrativa che induce la stessa Amministrazione regionale a revisionare alcune prassi burocratiche: il Regolamento regionale n. 2/2016 viene aggiornato sia nelle fonti legislative sia nei codici identificativi delle strutture amministrative competenti, Occorre consentire agli attori sociali di dialogare con maggiore tempestività e trasparenza con gli uffici della Regione Campania.
Anche tutte le altre Direzioni generali regionali saranno interessate da questo processo di semplificazione delle procedure.
Vengono soppressi, insomma, ben 805 giorni di lavoro procedimentale, così facendo sì abbattono i tempi delle pratiche regionali in settori cruciali. Facile dedurre, a questo punto, il vantaggio per le aziende ed il potenziamento del sostegno sociale, psicologico, emotivo alle persone residenti in Campania. (g.f.)