Spazi urbani da rigenerare a Salerno: l’ex chiesa dei Morticelli nella rete dei Punti di Comunità
SALERNO – Trasformare spazi sottoutilizzati in luoghi di aggregazione sociale e partecipazione culturale. Bella sfida. A lanciarla è il progetto “Salerno Punto Com”, promosso dal Comune di Salerno in partenariato con Blam Aps, Mappina Aps e Pessoa Luna Park Onlus, è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale a valere sul “Fondo per le politiche giovanili”, nell’ambito del bando Fermenti in Comune promosso da ANCI.
È stato di fatto emanato l’Avviso pubblico nell’ambito del progetto: sul sito web dell’Ente comunale è possibile consultare la call e scaricare il modulo di candidatura.
Le domande di partecipazione dovranno avvenire entro il 10 Gennaio 2022.
E la prima call, non a caso, è denominata “Cantiere”. Studenti e studentesse in architettura oppure professionisti già affermati compresi i designer Under35 possono partecipare ai laboratori di co-progettazione e autocostruzione per implementare e rivisitare l’ex chiesa dei “Morticelli” in un insolito servizio al quartiere, Un cantiere animato dal collettivo Blam, al tutor Vincenzo Tenore di +tstudio e agli artigiani del territorio.
Si mira ad attivare una rete di Punti di Comunità nella città dell’Irno, rigeberando le micro-aree di scarsa fruizione popolare in spazi di aggregazione sociale e di incentivo alla partecipazione culturale.
Azioni creative e formative capaci di abilitare gli under 35 verso i cosiddetti “good jobs”, ossia promuovendo forme di imprenditorialità innovative e ad alto impatto sociale-culturale.
L’ex Chiesa dei Morticelli è insomma riconvertita in uno dei tanti “Punti di Comunità”. La domanda è: come può un’antica struttura religiosa, di notevole interesse architettonico, alle porte del centro storico di Salerno, essere immaginata ex novo come hub culturale e divenire una portineria di quartiere con foyer? È in corso la ricerca di altri punti di comunità, individuati: si metterà mano ad una mappatura collaborativa, per sperimentare modelli di business sostenibile e di innovazione culturale. Quali sono, dunque, le ipotesi urbanistiche da intavolare? Parliamo di un mercato zero waste, di un fablab sul modello “Precious Plastic” e di un Luna Park Green. I Punti di Comunità saranno in tal modo i luoghi concreti della socialità locale in cui favorire il protagonismo degli under 35, esplorare nuove economie, sostenere la transizione ecologica, promuovere un nuovo welfare e moltiplicare le esperienze formative, artistiche e culturali in città, generando un modello replicabile in grado di autosostenersi nel tempo.
(g.f.)