La conversione di Matteo e di Zaccheo
di Don Fernando Scarpa
In questo tempo di Quaresima è bene che ci fermiamo un momento per riflettere sul primo annuncio di Gesù: “Convertitevi e credete al Vangelo!”
Il primo passo da compiere nel cammino della vita cristiana è la conversione.
Gesù ha dichiarato di essere venuto a distruggere il potere di Satana, spirito del male.
Le vie di Satana ci spingono a vivere in modo contrario alla voce dello Spirito Santo.
San Paolo ci dice che dobbiamo vivere secondo lo Spirito, non secondo la “carne”, cioè non secondo i nostri impulsi istintivi. La nostra natura umana, decaduta a causa del peccato, ci spinge per vie contrarie a quelle dello Spirito Santo di Dio.
È necessario, perciò, che facciamo un cammino di conversione per far splendere in noi la bellezza dell’immagine di Dio, a cui Dio ci ha chiamati creandoci.
Non pensiamo, però, che sia facile scalare il monte della perfezione: si richiede un grande impegno ed un continuo combattimento spirituale. Nessun cammino di conversione è facile ed immediato.
Quando leggiamo il Vangelo potremmo essere ingannati dalla brevità della narrazione e pensare che le conversioni di Matteo e di Zaccheo siano state immediate.
La realtà è certamente diversa.
Sia Matteo che Zaccheo hanno avuto un lungo tempo di preparazione. Entrambi erano “pubblicàni”. I pubblicani erano considerati dalla gente “peccatori” perché, approfittando del loro ruolo di “esattori delle tasse”, sfruttavano ed opprimevano la popolazione con tariffe ingiuste e si arricchivano sulle spalle della popolazione.
Matteo e Zaccheo, però, non potevano sfuggire alla voce della loro coscienza, che gli rimproverava gli abusi ed i soprusi.
Avevano, perciò, raggiunto un tale disgusto della vita che conducevano, che all’incontro col Signore, attratti dalla santità e bellezza della sua persona, hanno deciso di cambiare vita.
Zaccheo accolse Gesù in casa sua con “gioia” e Matteo “lasciò subito“ il banco delle imposte.
Questo è un cambiamento “liberatorio”: si sono scrollati di un peso che li opprimeva e gli aveva tolto la gioia di vivere.
Il cammino quaresimale sarà fruttuoso anche per noi se daremo tempo ed attenzione al Signore che ci chiama ad una vita più bella, più santa, più felice insieme a Lui.
Chiediamo al Signore di sperimentare la gioia dell’incontro con Lui, la gioia della sua amicizia, la bellezza del Suo amore che ci salva e ci perdona.
Buona Quaresima a tutti.