Poli innovativi per l’Infanzia: il Comune di Pontecagnano candida un progetto per 1.720.000 euro
PONTECAGNANO FAIANO – Costituire un polo innovativo per l’Infanzia per migliorare i servizi alle famiglie, a partire dall’attuale plesso di via Piave 4. È quanto l’Ente locale si propone di fare, candidando una sua proposta in risposta all’Avviso regionale emanato con Decreto dirigenziale n. 298 dello scorso 5 agosto per il finanziamento dei poli educativi, a valere sull’art. 3 del D. Lgs. 65/2017. Ci si riferisce ad un’importante iniziativa con cui la Regione Campania chiedeva ai comuni di manifestare interesse. E Pontecagnano ha risposto. È quanto stabilito nella riunione del Coordinamento istituzionale dell’Ambito S04-2 svoltasi nel capoluogo picentino il 29 settembre scorso, presieduta da Gerarda Sica (Consigliera delegata del Comune di Pontecagnano Faiano) con la presenza di tutti i rappresentanti dei comuni aderenti alla rete d’ambito. Presente anche il Coordinatore dell’Ufficio di Piano Avv. Tommaso Maioriello, in qualità di segretario verbalizzante. Unici assenti, giustificati, Michele Strianese (Presidente della Provincia di Salerno) e Matteo Generoso Bottigliero (Sindaco di Castiglione del Genovesi). Tra i nove comuni aderenti all’ambito invero solo il Comune di Pontecagnano Faiano si è mostrato interessato al bando. Di qui la sua candidatura.
Ricordiamo che, a norma della Legge n. 11/2007, l’ambito è la ripartizione del territorio regionale coincidente pressapoco con i distretti sanitari o i cui comuni aderenti rientrano comunque nella stessa ASL di riferimento. Con Decreto della Giunta Regionale n. 670 del 17 dicembre 2019 veniva poi istituito l’ambito S04, mentre nel gennaio scorso, con DDR n. 3 veniva istituito l’ambito S04-2, il cui ente capofila è il Comune di Pontecagnano Faiano.
Il progetto presentato s’intitola “Polo innovativo dell’Infanzia Baroncino”, con riferimento per l’appunto al preesistente plesso.
È un’iniziativa che, se avrà buon esito, risponderà al bisogno della collettività, per potenziare l’offerta formativa a vantaggio dei bambini e delle loro famiglie. È noto che la scuola dell’infanzia concorre all’educazione integrale dei bambini, valorizzando i ritmi evolutivi e le capacità di ciascuno. Un Polo attivo in ambito comunale, data la varietà dei servizi integrativi erogati, consentirebbe di conciliare i tempi della vita e della scuola, della famiglia e del lavoro. Si punta a farlo contando sulla disponibilità di fondi pari a 1.720.000 euro. (g.f.)