Pace, economia, ambiente per un futuro sostenibile: esperti e testimoni si confrontano a Salerno
SALERNO – Che la pace fosse un tema ‘ethic’ e ‘social’ un po’ lo sapevamo, ma che sul display della vita la si dovesse taggare innanzitutto come ‘green’ ci è voluto Papa Francesco a ribadirlo. A far risuonare la sua voce sarà l’incontro “Verso un futuro sostenibile. Promuovere la pace e preservare la vita del pianeta”.
L’appuntamento è fissato in agenda per venerdì 9 giugno. Ci si ritroverà dalle 19 alle 21.20 nei Giardini ‘Gandhi’ prossimi alla Comunità parrocchiale di Gesù Redentore, in via Carnelutti, nel Quartiere Italia.
È il terzo incontro di un ciclo di iniziative realizzate per facilitare connessioni di storie, pratiche e saperi nell’ambito di un percorso ecumenico fondato su alcune tematiche di ampio respiro, come la pace, la cura del pianeta, la giustizia, la democrazia. L’evento si colloca peraltro nella cornice della Fiera dell’Economia sociale promossa in questi giorni da Banca Popolare Etica.
Il tutto grazie alla proficua intraprendenza di un variopinto cartello interassociativo e interreligioso costituitosi in città lo scorso autunno, a partire da alcune manifestazioni di pace, con la certezza che la convivenza civile tra i popoli non debba essere solo un sogno o un auspicio, bensì un orizzonte possibile.
L’incontro sarà animato da testimoni autorevoli e qualificati. Tre i nuclei tematici essenziali: “Pace e ambiente: pregiudizi e consapevolezze” con Giovanni De Feo (Professore associato di Ingegneria Sanitaria-Ambientale Università degli Studi di Salerno); “Agricoltura e ambiente: quale impatto” con Giuseppe Russo (agronomo e imprenditore); “Comunità energetiche: produrre e condividere” con Giuseppe De Stefano, (Segretario Generale della Fondazione di Comunità del Centro storico di Napoli).
A condurre ci sarà Maria Vittoria Lanzara (Presidente Azione Cattolica Italiana – Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno).
In conclusione, sarà proiettato il docufilm ‘La Lettera’, incentrato sugli incontri di Papa Francesco con i leader mondiali impegnati in prima linea nella cura della “casa comune”.
Si è voluto, insomma, elaborare un itinerario comune, consapevoli che la sfida – soprattutto per i laici cristiani – stia nel rigenerare la cultura di comunità.
Certo è che il tema della cura della vita, declinato in una dimensione planetaria, non è più eludibile o banalizzabile in mera ecologia da marciapiede, perché tutto è eccetto che una faccenda privata. Occorre progettare e collaudare, promuovere e sperimentare modelli produttivi e di consumo che possano distinguersi per un’autentica marca comunitaria. Non è solo questione di risorse o di fonti di energia, ma di stili di vita e di scelte politiche che dovrebbero contrastare le imperanti opzioni di guerra. È questo il nuovo ‘credo’ dell’umanesimo integrale ispirato alla dottrina sociale della Chiesa cattolica. Ripeterselo più volte è bene; praticarlo un po’ alla volta è meglio. (g.f.)