Spiaggia accessibile ad Agropoli: al via il montaggio del Seatrac
AGROPOLI – Prenderà il via stamattina sulla spiaggia del lungomare nei pressi del lido ‘Il Raggio Verde’ il montaggio del Seatrac.
L’inaugurazione e la messa in attività del dispositivo è prevista per mercoledì 19 luglio. L’iniziativa è stata proposta dall’associazione “Gabry little hero” Ed ha goduto del supporto dell’Ente comunale, delle associazioni “Lume”, “Mi girano le ruote”, della BCC Buccino e dei Comuni cilentani.
Il Seatrac cambia la concezione di “spiaggia accessibile”. La tecnologia è posta al servizio della solidarietà.
Ma che cos’è, in concreto, il Seatrac? È un dispositivo in grado di garantire l’accesso dalla spiaggia al mare da parte delle persone con difficoltà motorie. Potranno farlo in completa autonomia.
La città agropolese si attesta, in tal senso, tra le poche attive in Italia. Ad oggi tali ausili sono infatti operativi solo in Calabria e in Sardegna.
Un processo virtuoso che, di tappa in tappa, giunge a felice esito. Si pensi che, negli scorsi mesi, è partita una raccolta fondi tesa a reperire le risorse utili per raggiungere l’obiettivo.
Il sindaco Roberto Mutalipassi commenta:
«Dopo la “spiaggia solidale”, che si rinnova da anni e prevede la possibilità a persone con disabilità ed associazioni/enti del terzo settore per disabili e per minori a rischio di usufruire di un posto al sole con ombrellone e sedie in maniera gratuita, si unisce questa importante iniziativa con l’installazione del Seatrac.»
Va intanto riconosciuto che notevole è stato anche l’apporto di “Made in… Lume”, l’iniziativa solidale tenutasi il 25 maggio scorso presso il CineTeatro “De Filippo”.
Chiude il primo cittadino: «Agropoli diventa modello di accessibilità e confidiamo di poter fare da apripista e invogliare altre realtà a prenderci da esempio. Una iniziativa che non nasce per caso, ma da un lavoro costante di attenzione ai più deboli e grazie alla sinergia con associazioni ed enti del terzo settore, partner commerciali e al cuore grande degli agropolesi e non solo che hanno dato il proprio contributo per questa nobile causa.» Sperando di creare un modello replicabile in tutt’Italia. (g.f.)