Per dare voce alle donne: l’impegno sociale dei giovani
BELLIZZI – Si è tenuto sabato 20 maggio, presso la Biblioteca Comunale di Bellizzi, l’evento “I mille volti delle donne”, curato dal gruppo “La Voce dei Giovani” che ha affrontato i temi della violenza sulle donne e dell’integrazione razziale. Il gruppo – composto da ragazzi e ragazze tra i 16 ed i 21 anni di vari comuni salernitani e di varie religioni – opera da un anno sul territorio e ha già presentato altri lavori su tematiche importanti di forte impatto sociale.
Ha presenziato all’evento l’Avv. Antonella Capaldo, in qualità di presidente del Consiglio Comunale di Bellizzi, che ha messo in evidenza quanto un gruppo di giovani possa ben rappresentare il futuro della società ed ha invitato i ragazzi a continuare nelle loro iniziative, a “bussare” in modo deciso alle istituzioni per sensibilizzarle in modo sempre più partecipativo.
La manifestazione s’è dipanata attraverso il racconto di esperienze di donne conosciute o meno, delle loro battaglie di tutti i giorni per rendere la società a misura di donna. Una bellissima testimonianza è stata resa da Bahia Lahboud, di origini marocchine, che ha parlato della personale esperienza in Italia, raccontando quanto sia stato difficile per lei accettare che la sua vita cambiasse, lontano dagli affetti familiari e dalle proprie tradizioni, in un ambiente che all’inizio s’e rivelato ostile soprattutto per le differenze linguistiche e religiose.
Non ha nascosto di essere stata anche vittima di discriminazioni, in particolare dovute al fatto che indossasse lo hijab, il tradizionale velo della cultura musulmana; allo stesso tempo, ha lanciato un messaggio di ottimismo e di speranza, mettendo in evidenza quanto oggi si senta sempre più coinvolta nella società, conscia di poter essere “valore aggiunto” alla comunità, anche attraverso incontri e dibattiti.
Parola poi all’Avv. Maria Garofano che ha introdotto il tema, purtroppo attualissimo, della violenza sulle donne e della violenza di genere. Forte dell’esperienza maturata nela collaborazione con “Differenza Donna” – da diversi anni al fianco delle donne vittime di violenze e abusi – e della partecipazione al pool legale del “Centro Antiviolenza Aretusa” di Athena Lucana, il legale di molte vittime di questi odiosi crimini ha fornito dati che parlano di una vera e propria carneficina perpetrata nei confronti delle donne. Nel suo intervento, oltre a puntare il dito contro l’atavica convinzione che l’uomo sia migliore o più importante della donna, l’Avvocata Garofano ha tratteggiato a grandi linee il lavoro che si svolge in un Centro Antiviolenza, lanciando un monito alle generazioni più giovani ed un messaggio di speranza alle donne vittime di abusi, affinché capiscano che non sono sole nel loro dramma. I giovani hanno chiuso una due ore di emozioni intense, invitando il pubblico a cantare insieme sulle note della canzone sanremese di Ermal Meta ‘Vietato Morire’, incentrata sulla storia personale della madre e del suo coraggio. Quello di sabato è stato un incontro che ha messo in evidenza come i giovani di oggi, molto spesso vituperati e criticati, possono sorprendere continuamente, rivestendo il ruolo di “meglio gioventù” nella società, per rappresentare la migliore risposta contro le xenofobie ed i beceri populismi. (Carmine Tarantino)