Un parco urbano nella rotatoria di Battipaglia: via libera all’installazione artistica di Marco Gallotta
BATTIPAGLIA – Si chiama “Bubalus”. È il nome scientifico della bufala da latte che popola la Piana del Sele ed è anche il nome di un ambizioso progetto che a quell’animale s’ispira per la realizzazione di un parco urbano nell’area occupata dalla rotatoria nella periferia sud-ovest della città, laddove s’innerva il collegamento viario tra la SS 18 e l’autostrada europea E45.
Parliamo di una superficie netta interna di terreno incolto pari a 23.500 mq che occupa la zona centrale della rotatoria autostradale, la cui forma pressoché ellittica (con assi lunghi m. 275×102) lambisce vari accessi in tutte le direzioni.
“Bubalus” è un progetto che, oltre ad aiuole con essenze arboree e percorsi pedonali intramezzati da piazzole con panchine e giochi per bambini, prevede anche un’installazione permanente di opera artistica, che è proposta alla comunità locale come ‘monumento alle attività rurali di allevamento della bufala da latte”.
Uno spazio funzionale sarà poi riservato al parcheggio (perché lì ci arrivi perlopiù in auto, visto il contesto) e alla pista per trekking lunga circa 500 metri lineari.
Il tutto per un investimento lordo di € 75.000,00, già inserito nella programmazione triennale delle opere pubbliche 2023-2025.
L’idea-progetto per la messa in opera della componente artistica del progetto, per l’appunto l’installazione, è stata approvata con delibera di Giunta comunale n. 214 del 22 settembre scorso, su proposta degli assessori Egidio Mirra e Pietro Cerullo. Con la stessa delibera sono stati impartiti indirizzi operativi agli uffici per la sistemazione del verde nell’area interessata.
Al di là delle immediate reminiscenze zootecniche, gli indirizzi per la riqualificazione urbana, ancora una volta, intersecano quelli per la valorizzazione ambientale in un’area che – lo sanno bene i battipagliesi – è sempre stata attraversata non solo da milioni di persone in transito veicolare tra il nord e il sud del Paese, ma anche interessata da una moltitudine di problemi logistici e paesaggistici che nel tempo hanno interpellato, a più riprese, le amministrazioni comunali affinché l’importante svincolo non divenisse un “non-luogo”. Si cercava oltretutto un simbolo identitario per annunciare la tipicità nostrana della mozzarella con efficace sintesi comunicativa. Lo si è trovato in un originale “brand identity”, quello del bufalo mediterraneo, in ossequio alle più elementari nozioni del marketing territoriale. Una ricerca invero avviata da tempo da alcuni cittadini sensibili alla promozione dello sviluppo locale, tant’è che per il nobile fine era stato contattato l’artista battipagliese di fama internazionale Marco Gallotta, oggi attivo a New York. Ed il Gallotta ha subito immaginato un’installazione permanente con sembianze del generoso bovino, realizzata con tre strati intrecciati di acciaio corteo alto tre metri e lungo sei metri, con una spiga di grano raffigurata sulla coda. Ad ospitare l’installazione, all’interno del parco urbano, sarà il declivio di una collinetta alta circa due metri. (g.f.)