Dimensionamento scolastico a Pontecagnano: il Sindaco Lanzara rassicura le famiglie
PONTECAGNANO FAIANO – Dimensionamento scolastico: se ne fa un gran parlare in città ed è comprensibile che si generi apprensione per il futuro del servizio scolastico, alla luce di quanto disposto dalla Giunta Regionale con delibera n. 816 del 29 dicembre 2023, con cui è stata approvata l’organizzazione della rete scolastica regionale e il piano dell’offertaformativa per l’anno 2024/2025.
Parliamo della riorganizzazione del sistema scolastico nazionale prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Campania è la regione con il più alto numero di scuole al di sotto dei parametri ordinari. Com’è noto, il presidente Vincenzo De Luca si era opposto al provvedimento nazionale, impugnandolo in sede giurisdizionale. Il ricorso è stato respinto; di conseguenza, l’Ente regionale ha dovuto dare seguito alle prescrizioni nazionali.
Anche nel centro picentino si tirano le somme.
L’Amministrazione comunale tenta di spiegare la situazione ai cittadini.
Lo fa il Sindaco Giuseppe Lanzara che chiarisce la propria posizione.
Sotto i riflettori è l’accorpamento dell’istituto comprensivo “E. Pimentel Fonseca” con gli altri istituti di ambito comunale, ossia il Moscati ed il Picentia.
Il Sindaco Giuseppe Lanzara spiega: “Nell’ambito del procedimento di dimensionamento, l’Ente non ha inteso deliberare nel senso della soppressione di nessun Istituto Comprensivo. Ci era stato chiesto di proporre una riduzione dalle tre alle due scuole, ma non eravamo nè siamo d’accordo ad un provvedimento del Governo nazionale che ha deciso di tagliare i fondi statali a danno soprattutto di istruzione e sanità. Abbiamo provato tutte le strade possibili per evitare questa decisione, la quale però – bisogna sottolineare – non determinerà la chiusura dei plessi esistenti e dunque preserverà le sedi che ci sono sul territorio, non ridurrà i servizi nè l’offerta formativa, non prevederà alcuna riduzione del personale scolastico: questo per dovere istituzionale e per evitare confusione va chiarito.”
Dalla sede municipale fanno sapere che quella dell’accorpamento è stata una decisione subita, dal momento che – come dicono – il Comune non ha potuto fare altro che prendere atto della cosa e porsi nelle condizioni di affrontare l’imminente cambiamento, stante la volontà del Governo di contenere il numero di istituzioni scolastiche.
È stato intanto subito chiarito: le famiglie non vedranno comunque modificata la qualità e le modalità dei servizi erogati: i plessi non chiuderanno, ma sarà riorganizzato la trama amministrativa e la distribuzione del personale in servizio.
Il primo cittadino conclude, dando alle famiglie le attese rassicurazioni per il prossimo anno: “A margine di questi anni in cui ho avuto la possibilità da Sindaco di entrare nei vari plessi, posso rivendicare con forza che tutti e tre gli Istituti Comprensivi sono una eccellenza del territorio e non ci sono scuole di serie A e scuole di serie B perchè le dirigenti e tutto il personale scolastico, che ringrazio sentitamente, hanno svolto il loro lavoro con professionalità e dedizione. Sono convinto che anche a seguito di questa scelta scelerata del governo nazionale alla quale ci siamo opposti con forza così come la Regione Campania, sarà possibile continuare a lavorare con entusiasmo e dedizione, perseguendo l’unico vero obiettivo che ci anima ogni giorno: dare il massimo per i nostri amati alunni. Ovviamente, siamo già a lavoro per affrontare eventuali problemi di carattere organizzativo e ci sentiamo di tranquillizzare tutte le famiglie, perché non vi saranno conseguenze in termini didattici, di spazi, di supporto.” (g.f.)