A venticinque anni dalla Conferenza di Pechino: il punto sui diritti delle donne
FISCIANO – L’Università degli Studi di Salerno lancia un interessante evento on-line. Tutto pronto, infatti, per l’incontro “I diritti delle donne a venticinque anni dalla Conferenza di Pechino. Traguardi raggiunti e Sfide future”. Appuntamento giovedì 19 novembre 2020 alle ore 14.30.
Organizzato dall’International Network-Cultural Changes, in collaborazione plurima con l’Inequalities and Sustainable Development (CcISuD), l’Università degli Studi di Salerno, con il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (DiSPC-POLICOM), insieme all’OGEPO, e all’International Research Group “Narratives&, Social Changes” dell’Ateneo salernitano e PANGEA ONLUS. Dunque, si riparte dalla Conferenza di Pechino. Proprio in quell’occasione, era il 1995, fu introdotto il principio di ’empowerment’ e, anche, quello di ‘mainstreaming’. Ne conseguì la ferma determinazione del principio delle pari opportunità tra i generi, per valorizzare la condizione femminile nei vari settori pubblici e privati. A introdurre e coordinare i lavori c’è Giovanna Truda (Università degli Studi di Salerno) Dopo i saluti istituzionali di Vincenzo Loia (Magnifico Rettore, Università degli Studi di Salerno), di Amelia Filippelli (Delegata alle Pari Opportunità), Virgilio D’Antonio, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione POLICOM, Ornella Malandrino, Direttrice Ogepo, Osservatorio interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità, Emiliana Mangone, International Research Group “Narratives& Social Changes”, dell’Università degli Studi di Salerno.
Un consesso internazionale per confrontarsi sulla dignità della donna e per affermare il valore universale di un impegno, quello femminile, che negli ultimi cento anni ha rivoluzionato la società globale. Interverranno Raffaele De Giorgi (Università del Salento, Lecce), Laura Loro (Università di Buenos Aires, Argentina,), Angelica De Sena (CONICET- Consiglio Nazionale delle Ricerche Scientifiche e Tecnologiche UNLaM, Università Nazionale di La Matanza, Argentina), Maria Rosaria Pelizzari (Università di Salerno), Biancamaria Pomeranzi (esperta in tematiche di genere e sviluppo, sulla CEDAW), Simona Lanzoni (vicepresidente di Fondazione Pangea onlus coordinatrice rete REAMA), Wendy Harcourt (Erasmus University Rotterdam in The Netherlands), Valeria Tevere (Università degli Studi di Salerno). La Conferenza, lo ricordiamo, si concluse con l’adozione della cosiddetta “Piattaforma di Azione di Pechino”, con le sue dodici storiche aree di crisi che individuarono le resistenze reali al riscatto delle donne nel mondo. (g.f.)