Acqua pubblica potabile: multa di 200,00 euro contro gli sprechi
EBOLI – Fa caldo. Cercasi acqua disperatamente. A volte la si cerca esageratamente. Tanto più se si tratta di acqua pubblica, non sempre impiegata per sopperire a reali esigenze di carattere domestico o igienico-sanitario, comunque correlate al clima estivo. È questo il motivo per cui il Sindaco Massimo Cariello ha amanato un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua potabile del pubblico acquedotto per fini diversi da quelli alimentari e domestici. Si tratta dell’ordinanza n. 200 del 6 luglio scorso.
Ad essere denunciati e sanzionati sono gli usi impropri verificatisi soprattutto nelle zone di Sant’Andrea e Marina di Eboli, di Grataglie, Lampione e S. Antonio, laddove ingenti quantità di acqua pubblica potabile sono state impiegate per irrigare orti e giardini o finanche per lavare le autovetture, ossia per fini privati e non riferiti al bisogno effettivo della popolazione locale.
A ciò si aggiungono le segnalazioni pervenute dall’Asis relative ai bassi livelli idrici registrati nell’ultimo mese nell’acquedotto. Non è da escludere oltretutto l’usanza tipicamente estiva di impegnare acqua di dominio pubblico per riempire le piscine. Di qui il divieto imposto dal sindaco fino al 30 settembre. I trasgressori saranno puniti con una multa di 200,00 euro o anche con sanzioni penali più gravi qualora si rilevassero condotte truffaldine o prelievi fraudolenti. Spetterà alla Polizia municipale verificare, in qualsiasi ora della giornata, la provenienza delle acque impiegate negli spazi pubblici e privati. (g.f.)