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Agropoli, la lettura e l’animazione culturale: il titolo di “Città che legge” alla comunità cilentana

AGROPOLI – La comunità agropolese ha acquisito il titolo di “Città che legge”. Il prestigioso riconoscimento ha validità per il triennio 2024-2026, ma non si tratta di una novità, dal momento che la Città di Agropoli è stata tra i primi Comuni in Campania ad essere insigniti, prima del titolo di “Città del libro”, quindi di quello di “Città che legge”. E risaliamo ormai al 2017.L’importante attribuzione è conferita dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) e rappresenta il risultato di anni di lavoro condiviso tra l’Amministrazione comunale ed altre realtà locali come le scuole, le associazioni culturali ed i cittadini che leggono e amano la cultura.
Che cosa significa essere una Città che legge? Il titolo consente di investire in progetti di promozione della lettura, per ampliare l’accesso ai libri grazie alle varie iniziative di promozione della lettura organizzate nel territorio.
Il Sindaco Roberto Mutalipassi ha dichiarato: “L’Amministrazione si impegna costantemente a creare le condizioni favorevoli per incentivare la lettura e la cultura, con un occhio di riguardo alle giovani generazioni e con incontri e presentazioni di grande spessore.”
L’Amministrazione si impegna dunque a mantenere alta la qualità delle iniziative cittadinie e la mente va subito al “Settembre Culturale” che, per il secondo anno, è stato selezionato dal Salone Internazionale del Libro di Torino, perché annoverato tra le rassegne più significative d’Italia, giunta alla 18ma edizione

(g.f.)

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