Allarme miasmi. Capasso (CS): “No allo ‘scaricabarile’ di responsabilità politica tra Battipaglia ed Eboli”
BATTIPAGLIA – Anche “CoscienzaSociale” interviene nel dibattito che sta infiammando l’opinione pubblica – in strada e nei social media – intorno ai forti miasmi che, percepiti di notte dai residenti della periferia sud-est della città, rendono l’aria irrespirabile e generano non poca apprensione circa la salubrità della vita cittadina.
Così afferma l’avv. Marcello Capasso, coordinatore CS: “Siamo fortemente preoccupati per il clima generatosi in città, a motivo dei miasmi da molto tempo avvertiti nel nostro territorio. Al contempo, CS non intende partecipare allo ‘scaricabarile’ di responsabilità tra l’Amministrazione comunale di Battipaglia e quella di Eboli.”
Una ‘querelle’ – quella dei cattivi odori – che si trascina ormai da settimane e che, a quanto pare, è diventata il tormentone di un’estate che, complice la calura agostana, tutt’altro ha da offrire che una ventata d’aria nuova.
Sott’accusa l’impianto di compostaggio attivo nel territorio ebolitano, additato quale fonte delle intense esalazioni dai rifiuti in “fermentazione organica”. Effettuato l’altro ieri il sopralluogo dell’ARPAC, non sono però cessate le diffidenze dei cittadini nei confronti degli enti incaricati della gestione dell’impianto di trattamento, tra i quali è finita nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ebolitana guidata dal Sindaco Massimo Cariello.
Il caso ha, in particolare, allertato la comunità politica locale dopo che la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese aveva gridato il suo “ora basta”, minacciando finanche di scendere in piazza con i battipagliesi per una risoluzione estrema della questione. Nella mattinata del 5 agosto – su richiesta dei cittadini protestanti – è poi attesa la riunione del Consiglio comunale monotematico, per discutere in aula il da farsi. È in questo frangente che s’innesta il pronunciamento dei cattolici di CS, al di là d’ogni tendenza o fazione. Tanto i toni quanto le temperature in salita registratesi nel dibattito in corso, con il dilagante sconcerto che in queste ore attanaglia le famiglie battipagliesi, impongono di guardare ai casi concreti, focalizzando ogni volta i problemi tecnici, senza innescare la girandola di accuse ed equivoci politici inquietanti, tanto più se di mezzo vi sono i rapporti di buon vicinato con la Città di Eboli.
Precisa, infatti, Capasso: “Si è eletti non per fare opposizione ovvero per alimentare tensioni tra comunità così vicine.”
Il laboratorio socio-politico CS, attivo in città da più di cinque anni su iniziativa dell’Azione Cattolica della Parrocchia “S. Antonio di Padova”, nutre il proposito di animare
la ricerca del bene comune alla luce della Dottrina Sociale cristiana.
L’intervento di Capasso funge dunque da estintore, per moderare un esasperato confronto politico: “Si eviti di invocare la piazza per la risoluzione del problema; la “protesta” contro i miasmi potrebbe essere interpretata contro la Città di Eboli e, tenuto conto dell’attuale circostanza animata da toni non pacifici, la situazione potrebbe degenerare.”
E il laboratorio socio-politico coglie l’occasione per lanciare un duplice appello, nel tentativo fiducioso di ricucire la maglia di un dialogo che a molti appare lacerata: “CS chiede alle due amministrazioni locali di mettere da parte vecchi e sterili campanilismi e di cercare delle soluzioni al problema dei cattivi odori avvertiti soprattutto nelle ore serali.” E rivolgendosi alla società civile e al mondo ecclesiastico: “CS sollecita tutte le Associazioni ecclesiali o, comunque, impegnate per il bene comune ad adoperarsi per la pace.”
Chiude il coordinatore CS: “Questa deve essere un’occasione di crescita nella collaborazione tra le due città, perché il territorio non è di proprietà di nessuno e soltanto insieme può essere salvaguardato e tutelato anche con una pianificazione ambientale pluriennale.” (g. f.)