Basta liti, Battipaglia va amministrata
BATTIPAGLIA – CoscienzaSociale, laboratorio socio-politico dell’Azione Cattolica di Sant’Antonio di Padova esprime profonda delusione rispetto all’ultima riunione del Consiglio comunale, terminata con urla, parolacce, minacce, affronti fisici, peraltro perpetrati anche da persone esterne che avrebbero dovuto assistere in silenzio alla seduta.
Battipaglia va amministrata e va amministrata bene.
In questi sette anni e mezzo l’Amministrazione avrebbe dovuto mettere in campo un progetto serio e condiviso per: bonificare le discariche in località Casteluccio; regolare il traffico che paralizza a tutte le ore la città; approvare il Puc; allestire nuovi impianti sportivi e ricreativi; valorizzare la manutenzione del verde presente e favorire la piantumazione di nuovi alberi; sollecitare indefessamente la Regione Campania, le Ferrovie dello Stato ed il governo a terminare il sovrappasso della stazione ferroviaria, che rischia intanto di essere ricordata come una grande opera incompiuta; elaborare un censimento delle persone senzatetto, nostre sorelle e fratelli che giacciono in strada, ultimi ed invisibili che non hanno casa.
Ed invece? Nulla si vede all’orizzonte.
Occorre continuare? Aggiungiamo che l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto ricercare il consenso degli altri enti governativi per dare risposte concrete in materia di occupazione locale, per garantire insediamenti abitativi popolari, per aiutare le imprese a svolgere la propria missione aziendale in una zona industriale accogliente e pulita.
Le continue liti consiliari, purtroppo, determinano un clima di rabbia che non aiuta a costruire le premesse per una buona politica e contribuisce anzi a creare un clima di sfiducia soprattutto tra i più giovani.
Qualche giorno fa noi di CS lanciammo un appello perché non ci fossero più liti in piazza. Ora diciamo forte e chiaro:
“Basta liti in Consiglio comunale. Amministrate la città di Battipaglia ricercando il suo bene.”
Infine, all’opposizione cittadina – a cui deve essere consentito di svolgere le proprie funzioni e prerogative – rivolgiamo l’invito a non abbandonare l’Aula, perché nella Casa comunale si possa sempre dialogare e ricercare il bene comune, che tutti oramai nominano, ma pochi perseguono.
(Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)