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Battipaglia chiede pace per il Medio Oriente. Greco: “Non possiamo restarcene a guardare.”

BATTIPAGLIA – Sarà un Consiglio comunale animato da spirito umanitario internazionale, quello che si riunirà in prima sessione sabato 6 luglio e in seconda sessione alle ore 18.00 di martedì 9 luglio. La questione mediorientale – con riguardo al tragico conflitto in corso – entra infatti nel parlamentino battipagliese su mozione prot. 51656 presentata lo scorso 19 giugno dal consigliere Pierpaolo Greco.
E’ quanto si apprende dalla lettera di convocazione prot. n. 55442 dello scorso 2 luglio a firma del presidente Angelo Cappelli, laddove la proposta è contemplata al punto 3 dell’ordine del giorno.
Ed il titolo della proposta “Due Stati Due Popoli” reca in sé una soluzione programmatica di indubbia valenza politica e storico-culturale, di fatto vagliata con favore da non pochi protagonisti della scena diplomatica mondiale. Ma è il valore etico di siffatto pronunciamento istituzionale, per non dire della sua risonanza educativa già in ambito locale, a destare interesse.
Spiega Greco: “Da amministratori e da Cristiani non possiamo non soffermarci su un tema come questo che è molto più vicino alla nostra quotidianità di quanto non ci sembri. Prova ne è la mozione da discutere al prossimo consiglio comunale di sabato 6 luglio, sul quale sono certo ci sia totale convergenza di tutti i colleghi consiglieri, che nasce proprio su iniziativa di un nutrito gruppo di persone. Recentemente, gli stessi cittadini mi avevano sollecitato sul tema della Pace, facendo propri gli appelli del Papa per la cessazione di ogni ostilità; ora invece guardiamo oltre, in quanto l’unica soluzione possibile nel martoriato territorio di Gaza è quella di 2 Popoli in 2 Stati, così come caldeggiato dal Sommo Pontefice.”
Ed anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in più occasioni pubbliche, ha indicato la costituzione di due Stati mediorientali distinti come l’unica soluzione “giusta, necessaria, sostenibile” per estinguere l’attuale sanguinosa crisi.
Chiude Greco: “Già altre Nazioni europee ed altri comuni hanno approvato mozioni del genere e noi non possiamo restarcene a guardare, per far si che un piccolo gesto possa dare frutto e germinare nelle nostre azioni, oltre che nei nostri pensieri.” (g.f.)

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