Battipaglia, opificio confiscato alla criminalità organizzata: il Comune vuole valorizzarlo per fini sociali
BATTIPAGLIA – Rigenerare un bene immobile confiscato alla criminalità organizzata, per destinarlo a nuovi usi sociali. Parliamo della struttura edile – tre capannoni con alloggi a corte – nella zona industriale, in via Inghilterra, nei pressi della Gana Sport. Il Comune ci prova: un po’ ne va di mezzo la valorizzazione della periferia, a metà strada tra scienza urbanistica e principio di legalità, dal momento che la struttura è tra i beni confiscati anni fa all’imprenditore Antonio Campione.
La Sindaca Cecilia Francese già lo scorso 27 luglio, con PEC prot. 57576 aveva manifestato interesse all’acquisizione del bene al patrimonio indisponibile dell’Ente. È l’immobile identificato con il codice I-SA-297807 iscritto nel Nuovo Catasto Terreni al Fg. 7, part. 385 e nel Nuovo Catasto Edilizio Urbano al Fg. 7 partt. 1573, 1750, 2023. Il complesso industriale è peraltro circondato da spazi esterni pavimentati, con giardini.
C’è ora la delibera di Giunta n. 214 del 23 settembre scorso, che ha autorizzato la Sindaca ad esprimere all’ANBSC nuovo interesse all’annessione dell’immobile.
La Direzione regionale per la Campania dell’Agenzia del Demanio ha chiesto all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni sequestrati e confiscati (ANBSC) di avviare l’iter di retrocessione del bene, perché possa essere consegnato al Comune. Lo si può fare in forza dell’art. 48 comma 3 lett.c) del D. Lgs. 159/2011 – il codice delle leggi antimafia – solo perché il bene ricade nel territorio comunale. È quanto aveva già chiesto all”ANBSC di Castel Capuano a Napoli, lo scorso luglio, il Dott. Rosario Bigliardo Responsabile Servizi Territoriali NA3 dell’ Agenzia del Demanio, visto l’emerso disinteresse delle altre amministrazioni.
Ricordiamo che nel giugno 2016 l’Agenzia Nazionale aveva deliberato a favore del mantenimento della struttura nelle disponibilità del Ministero della Giustizia, che avrebbe potuto trarne locali per gli Uffici giudiziari distrettuali della Corte di Appello di Salerno. Dopo due anni, nel giugno 2018, il bene fu di fatto consegnato al Ministero della Giustizia, perché soddisfacesse le esigenze logistiche ed archivistiche della Corte di Appello salernitana, ma dopo poco più di un anno, nell’estate 2019, la Corte d’Appello rinunciava al bene confiscato e in autunno veniva formalizzata la dismissione. Anche l’Archivio di Stato di Salerno, interessato all’opificio, dichiarava di rinunciare alla sua prima ambizione, quella di costituire nella struttura il Polo Archivistico Regionale.
I sopralluoghi effettuati di recente dai tecnici della Prefettura di Salerno, per ipotizzare un uso governativo degli spazi in soccorso dei profughi del conflitto russo-ucraino, non hanno oltretutto portato a nulla di fatto. La palla dunque ora passa al Comune in cui è situato il bene.
Le finalità del recupero sin da subito evidenziate sono istituzionali e sociali: il Comune di Battipaglia ha bisogno di dotarsi di nuovi spazi da destinare ad uffici di coordinamento delle attività di gestione amministrativa, delle attività sociali e per l’archivio. Spetterà all’Ente locale dimostrare di avere la capacità economico-finanziaria per gestire la struttura e curarne la vita rigenerata secondo i nuovi usi. Sempre che l’ANBSC acconsenta all’acquisizione. (g.f.)