Cineforum AC ai Serroni: insieme contro l’ecomafia
BATTIPAGLIA – Avere cura dell’ambiente, a partire dal territorio in cui si vive, con responsabilità e sollecitudine, aiutando chi lo custodisce e denunciando chi l’oltraggia. Per farlo occorre conoscere la realtà dei fatti, occorre documentarsi, per poi prendere posizione dinnanzi a problemi annosi, come quello della Campania: lo smaltimento illegale dei rifiuti.
È questo il messaggio affidato al film “Biutiful Cauntri” che sarà proiettato martedì 19 giugno nel Teatro comunitario della Parrocchia “S. Antonio di Padova”. Start ore 20.00. Seguirà – come di consueto – un momento di dibattito in sala tra gli spettatori a cura dell’Azione Cattolica.
Perché l’ecologia non sia appannaggio esclusivo degli ambientalisti, ma sia avvertita e vissuta con “un di più etico” che esprima un sentire diffuso e un valore profondo. Se visto con gli occhi della fede, l’ambiente è oltretutto ‘Creato’, opera di natura secondo il volere creatore di Dio.
Giunge così al termine il 1′ ciclo di proiezioni targate AC, realizzato a partire dal 2 maggio con la proiezione del film “Il sapore della vittoria” (2000) di Boaz Yakin sul tema dell’integrazione etnica nello e con lo sport. Ci si è incontrati di nuovo in sala il 23 maggio nel segno della legalità, per ricordare con “I cento passi” (2000) di Marco Tullio Giordana la coraggiosa testimonianza di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978.
Ora è la volta di “Biutiful Cauntri”,
film documentario realizzato nel 2007 da Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero.
La pellicola scorre fluida sulla crisi dei rifiuti in Campania, in particolare lanciando un tour nelle discariche abusive, ponendo in evidenza i soprusi dell’ecomafia anche nell’allevamento e nell’agricoltura.
“Biutiful Cauntri” è dunque un film capace di una potenza documentaria eloquente che denuncia i misfatti ambientali a lungo perpetrati in Campania dalla camorra e dal malgoverno.
Non c’è che dire: la prima edizione del Cineforum AC si chiude con successo: esperimento riuscito. La lodevole iniziativa ha visto la partecipazione di molti cittadini, anche non residenti nel quartiere Serroni, di certo attratti non solo dal libero accesso alle proiezioni, ma anche dalla possibilità di rivedere sul grande schermo dei film ‘impegnati’, per discuterne in sala e prendere ‘coscienza’ dei problemi più attuali che attanagliano la realtà ‘sociale’.
Questo è il Cineforum: l’occasione per dilatare lo sguardo oltre i recinti del Sacro, con un’attenzione speciale alle periferie dell’attualità, per scoprire in esse – nella contraddizione di un Creato in un sol tempo esaltato e violentato dagli interessi di parte – un luogo privilegiato d’incontro tra la miseria della condizione umana e l’iniziativa gratuita della misericordia di Dio. (g. f.)