Come costituire gli Enti del Terzo Settore (Ets): la Regione Campania pubblica le linee guida operative
NAPOLI – La Regione Campania ha pubblicato le Linee Guida Operative sul Terzo Settore, strumento di ricerca e di consultazione utile ai soggetti attivi, a livello regionale, nel complesso ambito delle politiche sociali, soprattutto ai fini di una corretta redazione degli atti costitutivi e degli statuti. Si muove da una premessa ineludibile: la Riforma del Terzo Settore ha segnato una vera e propria svolta epocale, avendo introdotto uncorpus normativo unitario con l’espressa finalità di superare la frammentazione normativa che siera andata stratificando nel tempo.
Il ‘cambio di rotta’ – come gli esperti attestano – si è avuto con la legge delega 106/2016 e che siè realizzata essenzialmente attraverso l’emanazione di due decreti legislativi: il decretolegislativo 3 luglio 2017, n. 112 [Revisione della disciplina in materia di impresa sociale, a normadell’articolo 2, comma 2, lettera c) della legge 6 giugno 2016, n. 106)] e il decreto legislativo 3luglio 2017, n. 117 [Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), dellalegge 6 giugno 2016, n. 106”].
Il quadro era andato complicandosi a partire dalla legge-quadro sul volontariato (l.266/91) perarrivare alla legge sulle associazioni di promozione sociale (l. 383/2000), passando attraverso lalegge sulle cooperative sociali (l. 381/91) e il decreto legislativo sulle ONLUS (D.lgs 460/97).
L’istituzionedel Registro Unico Nazionale del TerzoSettore (RUNTS) è stata dunque il ‘pilastro’ mediante il quale sono andati incàrdinandosi nel Codice del TerzoSettore alcuni importanti princìpi e regole di trasparenza, eliminando alcune ‘aree di opacità’ nell’articolo mondo del
Terzo Settore, proprio attraverso l’iscrizione al RUNTS. Ciò renderà più stabile e trasparente il rapportocon i cittadini, i volontari, i donatori e la P.A.
Va detto che il RUNTS è istituito presso il MLPS ma è operativamente gestito su base territoriale e conmodalità informatiche in collaborazione con ciascuna Regione e Provincia autonoma. Anche la Regione Campania ha di fatto istituito una apposita struttura indicata come «Ufficio regionale del Registro unico nazionale del
Terzo settore».
Sia chiaro: le Linee Guida Operative regionali non offrono al lettore-utente-cittadinouna disamina esaustiva né ,tanto meno, dottrinale della Riforma. Esse hanno lo scopo di delineare gli assiportanti della Riforma nel tentativo di fornire chiarimenti su particolari ed essenziali aspetti giuridici e gestionali, sulla scorta anche dell’esperienza che l’UfficioRegionale ha maturato in questi anni.
Ma quali sono gli Enti del Terzo Settore (ETS)? Sono ancora le stesse Linee a chiarirlo: “Sono enti del Terzo settore le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale,gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuosoccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità socialemediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambiodi beni o servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore.(g.f.)