Concordato Preventivo Biennale: un approfondimento di Arturo Denza
Che cos’è il Concordato Preventivo Biennale (CPB)?
Ci aiuta a comprenderlo il Dottore Commercialista Arturo Denza, che con chiarezza e completezza espositiva argomenta un tema sì di carattere tecnico-contabile, ma di largo interesse più di quanto si creda
E innanzitutto occorre che lo sguardo sia teso ai due anni 2024 e 2025.
Istituito dal Dlgs n. 13 del 12 febbraio 2024, il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto di compliance in forza del quale il contribuente può infatti “venire a patti” con il Fisco sul reddito da dichiarare. E quali redditi possono essere contemplati nel Concordato?
Parliamo innanzitutto dei redditi di imprese (produzione – commercio servizi) e di quelli dei lavoratori autonomi e professionisti.
Ad essere interessate sono tutte le imprese soggette agli Indici sintetici di affidabilità ISA (i cosiddetti “studi di settore”) per il biennio 2024-2025, nonché tutti i contribuenti in regime forfettario, ma solo per il 2024, che è un anno considerato sperimentale.
Lo studio di Denza esamina dunque i seguenti aspetti-chiave per comprendere il tema:
1) Redditi oggetto di Concordato
2) Aventi diritto al Concordato
3) Procedura di accesso
4) Benefici per i soggetti che aderiranno alla proposta
5) Misure per graduare la proposta di concordato per i soggetti ISA
6) Determinazione degli acconti
7) Disciplina speciale per il 2024
8) Contributi previdenziali
9) Regime premiale
10) Esclusione da accertamenti
11) Reddito rilevante ai fini delle agevolazioni
12) Cessazione
13) Decadenza
14) Mancata accettazione della proposta
L’analisi di Denza ci aiuta a cogliere la “filosofia” del provvedimento, che è tutto imperniato sulla proposta di concordato accettata. Il contribuente pagherà infatti le imposte in base a quanto stabilito nella proposta di concordato accettata. Ciò accadrà a prescindere dal reddito dichiarato negli anni 2024 e 2025.
E qui sta l’utilità del CPB: ne consegue difatti che la proposta potrà rivelarsi di maggior interesse per quanti prevedono un aumento dei propri redditi nelle annualità 2024 e 2025.