Contro il lavoro povero: a Fisciano il libro-denuncia di Alessandro Somma
FISCIANO – “Contro il lavoro povero” è la traccia del Convegno che si svolgerà martedì 8 ottobre al Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno. Appuntamento alle ore 15:30 nell’Aula 6 dell’edificio B del Campus universitario. È l’occasione per riflettere sulle strategie socio-economiche di contrasto al crescente fenomeno del lavoro povero. Anzi, del lavoro “impoverito”.
La recente pubblicazione del volume di Alessandro Somma, “Abolire il lavoro povero” (Laterza, 2024) offre in tal senso importanti spunti, innanzitutto per interrogarsi sullo iato generatosi fra la condizione dei lavoratori italiani ed il sostrato valoriale della Costituzione repubblicana. Le analisi di Somma torneranno utili per comprendere se, come egli afferma, “il patto di cittadinanza voluto dalla Costituzione sia stato definitivamente tradito” da un’iniqua sintesi tra la democrazia e il mercato.
Troppi disoccupati e troppi inoccupati, ma anche troppi mal pagati: il “lavoro povero” sta generando nuove forme di indigenza.
Si può forse invertire la rotta: dipende dalla capacità di recepire ed attuare le indicazioni europee e di dare seguito a talune proposte di legge già in passato vagliate, che reinventano la funzione ‘protezionistica’ dello Stato in chiave promozionale, per garantire una diffusa ed equa redistribuzione della ricchezza.
Si legge, non a caso, in copertina: “Lo Stato deve cessare di operare come presidio del corretto funzionamento del mercato e affermarsi come difensore della società dal mercato.”
A discuterne con l’Autore ci saranno il prof. Stefano Giubboni (ordinario di Diritto del lavoro dell’Università di Perugia, già consulente del Ministro del Lavoro nel secondo Governo Conte), la dott.ssa Milena d’Oriano (consigliere della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, attualmente assistente di studio presso la Corte costituzionale). Sarà proprio la dott.ssa d’Oriano a lumeggare, in particolare, il ruolo di supplenza svolto attualmente dalla giurisprudenza per fronteggiare l’emergenza salariale, dal momento che si attende ancora un intervento specifico del legislatore.
Organizzato da Geminello Preterosssi e Simone Pietro Emiliani, docenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche, il Convegno è rivolto a dottorandi e studenti iscritti in ateneo, nonché al pubblico interessato.
La discussione proverà a rispondere ad una domanda drammatica: gli attuali livelli retribuzionali sono adeguati ai fini del sostentamento e dell’agio dei lavoratori, tanto da poter ritenere il lavoro uno strumento di benessere sociale? Invero, la Costituzione italiana afferma che il lavoro – e s’intende quello congruamente retribuito – è il principale strumento di emancipazione.
Ricordiamo che Alessandro Somma è professore ordinario di Diritto comparato nella Sapienza Università di Roma, nonché membro dell’Académie internationale de droit comparé. In quanto giornalista pubblicista, è anche direttore responsabile de “la fionda”. Tra le sue pubblicazioni, annotiamo: La dittatura dello spread (Roma 2014); L’altra faccia della Germania (Roma 2015); Europa a due velocità (Reggio Emilia 2017); Sovranismi (Roma 2018); Contro Ventotene (Roma 2021). Per Laterza è autore di Quando l’Europa tradì se stessa (2021). (g.f.)