Curia arcivescovile ed emergenza Covid-19: “Chiamati ad essere di esempio nel rispetto delle regole utili alla salute di tutti.”
SALERNO – Estate, tempo di estroversione devozionale. Non sono poche le feste patronali organizzate nelle parrocchie dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno: incontri di carattere popolare, tra devozione e folclore, dal forte richiamo intergenerazionale, perlopiù con tono festoso e con tipiche caratteristiche culturali che ricorrono soprattutto d’estate.
Anzi, capita che il tempo estivo solitamente coincida con un serrato calendario di iniziative devozionali nei piccoli e grandi centri – urbani e rurali – della diocesi. Il che genera non poca apprensione, non tanto tra i fedeli quanto tra coloro che sono chiamati a disciplinarne i comportamenti negli spazi pubblici in cui la pietà popolare esprime con schietta creatività.
Spiega Don Alfonso D’Alessio, portavoce della diocesi, in un comunicato stampa diffuso lo scorso 20 luglio: “È la preziosa pietà popolare, un tesoro che va custodito e tramandato ai posteri purificato da tutto ciò che non sia utile a testimoniare una fede, sana e autentica, che pone al centro Cristo e la Redenzione che ha operato.”
Resta il fatto che l’estate 2020 è minata dal persistere dell’emergenza pandemica da Covid-19, rivelatasi grave e insidiosa. Continua Don Alfonso D’Alessio: “Si guardano con estremo compiacimento gli sforzi che sono stati fatti affinchè la diffusione del virus fosse contenuta e controllata. Proprio per questo non è il momento di abbassare la guardia nemmeno nell’Arcidiocesi e nelle sue realtà ecclesiali tutte. Anzi le nostre comunità sono chiamate ad essere di esempio nel rispetto di tutte quelle norme e regole utili al bene e alla salute di tutti.”
Si tratta, a ben vedere, di pronunciamenti accorti e ponderati che giungono in linea con quanto già decretato tra l’inverno e la primavera scorsa dall’Arcivescovo Bellandi che, nel suo primo anno di attività pastorale nella diocesi, ha dovuto gestire il difficile ‘lockdown”‘ imposto dall’emergenza sanitaria, allo scopo di evitare rischiosi assembramenti di fedeli nei vari contesti territoriali. Continua, infatti, il portavoce diocesano: “È opportuno ricordare con fermezza quanto stabilito dall’Arcivescovo S.E Mons.
Andrea Bellandi il 01.06.2020 in comunione con quanto deciso dai vescovi della Conferenza
Episcopale Campana, che cioè “per tutto l’anno solare 2020 le feste patronali non potranno essere celebrate nelle consuete modalità.
Don Alfonso va nel dettaglio, con fermezza: “Non vi saranno processioni, fiaccolate, trasferimenti di simulacri sacri (anche senza la partecipazione dei fedeli), sagre, concerti e altre iniziative che
prevedono assembramenti di persone”. Quanto ricordato con lo stesso tenore dal Vicario Generale, don Alfonso Raimo, il 22 giugno scorso, resta valido e va rispettato nel dettaglio.
Non sono oltretutto ammesse “fantasiose deroghe”.
A scanso di equivoci, la Curia Arcivescovile
ribadisce senza mezzi termini che non ha rilasciato, e non rilascerà, nessuna autorizzazione – previo assenso delle Autorità pubbliche e civili – l’organizzazione in tutta sicurezza degli eventi pubblici. (g.f.)