Dalla taranta alle feste carnascialesche: Salerno ricorda Annabella Rossi
SALERNO – Ci sono anche i film “Le feste dei poveri” di Michele Gandin; “La taranta” di Gianfranco Mingozzi; “Vita e morte di Carnevale” di Vincenzo Esposito; “La nascita di un culto” di Luigi Di Gianni. E le immancabili immagini di Annabella Rossi su Tarantismo, Carnevale, Feste e Pellegrinaggi.
Parliamo del vernissage della mostra di fotografie di Annabella Rossi, appuntamento che inaugura i Colloqui di Salerno 2023-2024 “Vivere la realtà è già scienza”, incentrati sulla figura e sull’opera dell’antropologa che, già collaboratrice di Ernesto De Martino, ha largamente contribuito a divulgarne il metodo di ricerca etneo-antropologica, divellendo le radici culturali di varie comunità territoriali del Mezzogiorno, dal Salento al Cilento, anche tramite una pionieristica integrazione di fonti e strumenti diversi, come ad esempio l’uso della fotografia.
Ci si vedrà presso il Complesso San Michele di Salerno lunedì 22 gennaio, a partire dalle ore 18.00.
L’esposizione raccoglie alcune tra le immagini più significative dell’archivio fotografico dell’antropologa che ha lasciato un segno indelebile nella formazione delle future generazioni di esperti. C’è poi un transito particolare della memoria, quello che ricorda anche il lavoro svolto all’Università di Salerno, dove la Rossi aveva insegnato ‘Antropologia culturale’, avviando una feconda collaborazione con il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari.
L’iniziativa salernitana è curata dal Laboratorio interdipartimentale UNISA di Antropologia “Annabella Rossi”, fondato da Paolo Apolito, che fu suo primo assistente, e coordinato dal 2018 dal prof. Vincenzo Esposito, con la collaborazione di Ugo Vuoso. La manifestazione-progetto gode del patrocinio dell’Università degli studi di Salerno con i Dipartimenti di Scienze del Patrimonio Culturale /DISPAC, di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione /DISUFF, e di Studi Politici e Sociali /DISPS, del CBA-Centro Bibliotecario d’Ateneo, del Comune di Salerno e della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana-Carisal. Hanno inoltre patrocinato l’iniziativa, che vede la partecipazione di 15 06|Film e dell’Icpi (Istituto centrale per il patrimonio immateriale del Ministero della Cultura), anche la Siac (Società italiana di antropologia culturale), il CEiC-Centro etnografico delle Isole campane (Istituto di Studi Storici e Antropologici) e Kurumuni Edizioni. (g.f.)