DISTANTIMAUNITI: I GIOVANI DI AC SI RACCONTANO
Riscoprire i legami nascosti
Ci hanno detto di lavare spesso le mani, poi di mantenere un metro di distanza, poi di non andare in locali affollati, poi di non andare a scuola, poi di restare a casa, poi di tornare a uscire, poi di… È diventato tutto ‘a un metro di distanza’ o un ‘andrà tutto bene’ o un ‘ci vogliono solo pazienza e impegno’. Ciò che, però, è difficile da accettare è il fatto che il tempo continui a scorrere, anche se per noi è come se qualcuno avesse il controllo di tutti gli orologi e ne avesse rimosso le pile. Sì, il tempo è trascorso in modo surreale e il mondo esterno è stato, per più di due mesi, qualcosa di lontano, come un desiderio. Solo ora, giunti alla fase 2 dell’emergenza sanitaria, torniamo pian piano a riviverlo, ricominciando dalla nostra quotidianità. Io credo che tutto questo ci sia servito per capire davvero ciò che di più importante ci sia nelle nostre vite. Tale situazione ci ha insegnato ad apprezzare tutto ciò che abbiamo a disposizione, tutto ciò che ci è stato donato, senza più nulla da sottovalutare. In fin dei conti, ci è stato chiesto di restare a casa e non di rinunciare ai beni primari… Spero che questa sia stata un’occasione per riscoprire legami nascosti e per apprezzare la bellezza dei veri rapporti. Bisognerebbe vedere il lato positivo delle situazioni, soprattutto in questa tragedia di portata mondiale. (C.)