Dopo il voto: l’impegno dei cattolici contro la decadenza politica
BATTIPAGLIA – L’affermazione della Lega come quarta forza politica nel salernitano e, in particolare, nella città di Battipaglia non può lasciarci indifferenti. Oltre a rappresentare un fenomeno di puro “masochismo politico” (basti ricordare il peculiare atteggiamento antimeridionalista che caratterizzava quel movimento nell’ultimo decennio del secolo scorso), questo successo della Lega ci invita a riflettere sulla reale capacità di integrazione con l’altro, con il diverso, e ci indica che il cammino è ancora lungo e in salita. È comunque una sfida che la nostra società può e deve cogliere, mettendo in pratica il messaggio evangelico dell’ospitalità cristiana.
Restano intanto da fare delle amare constatazioni. Anziché il ritorno a una politica più seria, registriamo una deriva socio-culturale che, comunque, non può considerarsi avulsa dalla decadenza politica dell’ultimo ventennio. D’altronde, nonostante finora i mass media “buonisti” si siano esercitati a dipingere la nostra società come moderna e inclusiva e che gli ultimi governi abbiano varato delle leggi molto progressiste, i numerosi “episodi” di bullismo, omofobia e razzismo testimoniano purtroppo una realtà ben diversa. La Lega ha saputo approfittare di questo scollamento, favorita dall’incoerenza del governo precedente e dall’aggressione mediatica di certe televisioni commerciali e di una certa stampa, che ha esercitato un subdolo condizionamento psicologico delle masse.
Ha avuto gioco facile, visto che non c’è più quell’attaccamento genuino ai propri valori di partito; non ci sono più le sezioni di partito e non scandalizza più che un politico di sinistra si possa ricandidare con la destra e viceversa, tant’è che l’elettorato non si farebbe problemi a riconfermarlo. La risposta a questa decadenza morale non può che essere culturale e, pertanto, non può essere demandata solo ai partiti, bensì va sostenuta da tutte le agenzie educative. Si pensi, tra le altre, alla Chiesa cattolica e all’impresa educativa capace da secoli di declinare in forme sempre rinnovate i valori di un umanesimo ‘giusto’ e solidale.
Eppure, non è ipotizzabile né auspicabile un intervento della Gerarchia ecclesiastica, che potrebbe essere interpretato come mera ingerenza. Sta, invece, alle associazioni laicali cattoliche farsi carico di un impegno diretto, per tutelare gli autentici valori cristiani dalla strumentalizzazione dei partiti.
(Dino Rosalia)