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Geopolitica, economia del Mare e sviluppo commerciale: se ne parla all’Università di Salerno


FISCIANO – Mare di transiti umani, culturali, militari, commerciali… Una domanda dà il via al dibattito che da tempo va alimentandosi lungo le sue sponde: “L’Economia del Mare può fungere da volano per lo sviluppo economico?” Parliamo del Mar Mediterraneo. Il dibattito è animato da autorevoli esperti di storia politica e di geografia economica. L’evento è atteso per martedì 26 aprile. Appuntamento alle ore 9.30 in Aula “G. De Rosa”, nell’Edificio D2.
Si tratta, infatti, di un dialogo tra studiosi e rappresentanti delle istituzioni territoriali sui temi correlati all’Economia del Mare. Patrocinata dall’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale, dal Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Salerno (ASI) e dalla Confindustria Salerno, l’iniziativa prova a fare il punto sul futuro di un’area geopolitica da sempre considerata strategica anche per lo sviluppo dei traffici commerciali e per il decollo di varie aree trans-nazionali.
Dopo i saluti di Vincenzo Loia (Magnifico Rettore Università di Salerno), di Virgilio D’Antonio (Direttore DiSPC) e Roberta Troisi (Direttore OST), ad introdurre c’è Vincenzo Esposito (Dottorando Università di Salerno).
Ospiti e relatori saranno Massimiliano Bencardino (Direttore OPSAT e Università di Salerno), Andrea Annunziata (Presidente ADSP Mar Tirreno Centrale), Umberto Masucci (Presidente The International Propeller Clubs), Alessandro Panaro (Head of Maritime and Energy, SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), Antonia Autuori (Vice Presidente Gruppo Risorsa Mare, Trasporti e Logistica -Confindustria Salerno e AD Agenzia Marittima Michele Autuori), Antonio Visconti (Presidente ASI Salerno), Enrico Gallozzi (Amministratore Gallozzi Group e Presidente GF Logistic), Gianfranco Macrì (Direttore OCSM e Università di Salerno). Modera Ernesto Pappalardo (Direttore Salerno Economy).
Ai fini della partecipazione in presenza è necessario per gli esterni munirsi di QR-Code secondo le modalità descritte sul sito web di ateneo. Per seguire la diretta streaming è possibile collegarsi sui canali social dell’Osservatorio OST. (g.f.)

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